Autocertificazione, arriva il quarto modulo: scaricalo qui

Redazione

Dall'Italia e dal Mondo - Emergenza Coronavirus

Autocertificazione, arriva il quarto modulo: scaricalo qui
É arrivato il quarto form da inizio emergenza, sfornato online sui portali istituzionali appena 72 ore dopo il precedente

26 Marzo 2020 - 19:03

É arrivato il quarto form da inizio emergenza, sfornato online sui portali istituzionali appena 72 ore dopo il precedente. Coronavirus in Italia fa ormai rima con autocertificazione e, dopo l’ultimo decreto del 25 marzo, era atteso un nuovo testo aggiornato, che prevede piccole modifiche per poter circolare senza incorrere in denunce e sanzioni. Cosa cambia? Viene inserito lo spazio per le misure regionali e chi esce dal proprio territorio dovrà quindi specificare di essere a conoscenza delle eventuali limitazioni aggiuntive disposte con i provvedimenti del presidente della Regione di partenza e di quelle del presidente della Regione di arrivo.

Il dichiarante deve inoltre essere a conoscenza delle sanzioni amministrative (non più penali) previste dall’articolo 4 del decreto numero 19. Tra le situazioni di necessità per lo spostamento figurano quelle “all’interno dello stesso comune o che rivestono carattere di quotidianità o che, comunque, siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere”. Oltre a “comprovate esigenze lavorative e assoluta urgenza”.

In confronto con il penultimo form, nel quesito dove il cittadino dichiara di non essere sottoposto alla misura della quarantena e di non essere risultato positivo al Covid-19, viene aggiunta a frase “fatti salvi gli spostamenti disposti dalle Autorità sanitarie”. Sul web fioccano i meme per protestare contro il nuovo modulo, ma il capo della Polizia, Franco Gabrielli ferma così le critiche: “Sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo, anche per intercettare i quesiti che arrivano dai cittadini”.

Il modulo poi esplicita tutta una serie di situazioni di necessità di spostamento: una visita medica, urgente assistenza a congiunti o a persone con disabilità, obblighi di affidamento di minori, denunce di reati, rientro dall’estero. “I nostri uomini e donne sono impegnati a spezzare la catena del contagio – aggiunge Gabrielli – Ai miei ho detto che dobbiamo essere rigorosi, ma anche umani. I furbi vanno perseguiti con estremo rigore, ma c’è una parte di cittadini che vive in condizione di necessità che non sempre trova riscontro in un modulo”. Dal punto di vista numerico, intanto, l’azione di vigilanza del Viminale continua senza sosta.

Dall’11 al 25 marzo sono state 2.675.113 le persone controllate – delle quali oltre 200 mila solo ieri – con oltre 115 mila comportamenti sanzionabili. Le denunce di mercoledì sono state 5.774, alle quali vanno aggiunti altri 92 soggetti segnalati all’autorità giudiziaria per il reato di “falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale”. Scarica l’autocertificazione a questo link.

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