Le dieci sfide che dovrà affrontare Alberto Arcidiacono

Giorgio Vaiana

Cronaca - Monreale

Le dieci sfide che dovrà affrontare Alberto Arcidiacono
Le questioni più urgenti sul tavolo del neo primo cittadino

19 Maggio 2019 - 11:44

L’era di Alberto Arcidiaciano è cominciata ufficialmente con la consegna della fascia dall’ex sindaco Piero Capizzi in Sala Rossa (leggi questo articolo) e ieri con il comizio di ringraziamento ai monrealesi che hanno accettato di dare credito alle promesse di Alberto (leggi questo articolo). Ora per il neo-sindaco, però, è tempo di iniziare a lavorare. Stop alla campagna elettorale, stop alle frasi fatte, stop alle promesse. E d’altronde, lo ha detto lui stesso: inutile fare un elenco di cose da voler fare se poi non si possono realizzare. Allora noi abbiamo provato a scrivere un elenco con 10 sfide da affrontare per Arcidiacono. Dieci sfide (alcune complesse), da vincere in questi 5 anni.

BANDI – Arcidiacono dovrà formare una squadra in grado di intercettare bandi extracomunali. Ma che abbia anche le competenze per presentare domanda di ammissione al bando. E poi una volta ricevuta la somma, che sia anche in grado di farla spendere. Compito difficilissimo.

EVENTI – Riportare i grandi eventi a Monreale è da “mission impossible”. Ma occorre uno sforzo generale per reperire i fondi e creare una squadra competente per organizzare nei minimi dettagli iniziative che possano attirare persone da oltre i confini monrealesi. Non solo per il 3 maggio (tra l’altro anche su questa festa ci sarebbero tante cose da dire), ma anche con iniziative che non siano (solo) le classiche sagre del paese. La parola d’ordine è cultura!

FRAZIONI – Pioppo vuole “scappare” da Monreale diventando comune autonomo. Le altre frazioni si sentono abbandonate. Serve una maggiore presenza del comune in queste località, magari potenziando gli uffici di rappresentanza o creando una delega assessoriale ad hoc: l’assessore alle frazioni. Non avrebbe un compito semplice, ma potrebbe avvicinare questi monrealesi al senso di appartenenza alla cittadina normanna.

GAMBINO & COMPANY – Riuscirà il neo sindaco a mantenere i rapporti cordiali per tutto il mandato?

ILLUMINAZIONE – A breve si “festeggeranno” i cinque anni senza illuminazione in circonvallazione. E a noi pare assurdo. Ok, dei malintenzionati hanno rubato i cavi di rame e riparare l’impianto costerebbe davvero tanti soldi. Ma non si può certo lasciare una delle strade più importanti e trafficate di Monreale in queste condizioni. Per non parlare di altre decine di vie a Monreale senza luce con i residenti costretti ad usare la torcia del loro cellulare per vedere dove mettono i piedi. Arcidiacono riuscirà a ridare la luce a Monreale?

MANUTENZIONE STRADE – Capizzi lascia ad Arcidiacono un malloppo niente male per la manutenzione delle strade. Ma bisognerà continuare su questa scia. Troppe le strade, soprattutto periferiche che necessitano di interventi urgenti sull’asfalto. A partire da Strazzasiti, via Linea Ferrata e zone limitrofe.

RAPPORTI ISTITUZIONALI – Capizzi era riuscito nell’impresa di ricucire i rapporti con il comune di Palermo e con la Regione siciliana. La sfida è mantenerli, e soprattutto tentare sempre una maggiore collaborazione tra le varie istituzioni per il bene della cittadina normanna. Non ci dovrebbero essere grandi problemi con il presidente Nello Musumeci.

RIFIUTI – La differenziata cresce, ma gli incivili ci sono sempre. Serve un potenziamento dei controlli e ancora sforzi per far comprendere l’importanza di fare la raccolta differenziata. Non sarà facile.

SICUREZZA – In aumento vertiginoso i casi di episodi legati alle baby gang che vandalizzano tutto quello che gli capita sotto mano, soprattutto in centro e alla Ciambra. Arcidiacono avrà il compito di riattivare l’intero impianto di video-sroveglianza per garantire ai cittadini di dormire sonni tranquilli.

VIABILITA’- Occorre un piano traffico con i controfiocchi. Intanto la questione parcheggi dei pullman. Ha senso lasciarli lì? Vicenda taxi: servono nuove regole. Bisogna prevedere un parcheggio per queste auto. Ma per tutte. Come avviene nelle città del mondo. Non deve essere esclusivo. La segnaletica stradale va completamente rifatta. Assurdo che non ci siano indicazioni per raggiungere Monreale in viale Regione siciliana a Palermo e sulla Palermo-Sciacca nelle uscite di Altofonte e Giacalone. Così com’è assurdo che non ci siano cartelloni dell’Unesco ovunque.

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