Pioppo, uno studente disabile non è stato fatto salire sullo scuolabus

Redazione

Cronaca

Pioppo, uno studente disabile non è stato fatto salire sullo scuolabus

08 Marzo 2019 - 13:02

“Mentre il Comune di Monreale rende omaggio alla giornata della donna presso Casa Cultura “Santa Caterina” con la partecipazione di tutte le scuole, nega il servizio di scuolabus a un alunno diversamente abile che viene accompagnato dai genitori per partecipare alla manifestazione e al ritorno da me da piazza Canale per riportarlo a scuola”.

Lo ha fatto sapere con una nota Patrizia Roccamatisi, dirigente scolastico della scuola Margherita Navarra di Pioppo. “Diritto allo studio e all’inclusione che troppo spesso appare un problema di cui è meglio non parlare e/o dimenticare – prosegue la Roccamatisi – Chi non dimentica, però, sono le persone con disabilità, i loro genitori e familiari e quella parte sempre più numerosa della società civile che pretende il diritto all’inclusione scolastica, sancito tra l’altro dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità. L a Convenzione promuove e tutela i diritti umani e le libertà fondamentali delle persone con disabilità, assicurandone il pieno ed equo godimento”.

In particolare l’articolo 3 della Convenzione, enuncia i principi generali della Convenzione come il rispetto per la dignità, l’autonomia individuale, la “non-discriminazione”; la piena ed effettiva partecipazione e inclusione all’interno della società; il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità, la parità di opportunità; l’accessibilità; il rispetto per lo sviluppo delle capacità dei bambini con disabilità e il rispetto per il diritto dei bambini con disabilità a preservare la propria identità. La Convenzione, pertanto, è ispirata ad un nuovo approccio alla disabilità, che riconduce la condizione di disabile all’esistenza di “barriere di diversa natura” che ostacolano la sua partecipazione nella società ed identifica nel superamento di tali barriere l’obiettivo da raggiungere per realizzare quei principi fondamentali prima citati che oggi il Comune, purtroppo, ha disatteso.

“In qualità di Dirigente Scolastica ma soprattutto di genitore, non posso che manifestare sdegno verso chi ha negato, oggi, un diritto a un alunno diversamente abile non conoscendo a fondo, non soltanto la norma ma soprattutto non “ri-conoscendo” il diritto alla vita inerente ad ogni essere umano per assicurare l’effettivo godimento di tale diritto da parte delle persone con disabilità su base di eguaglianza con gli altri”, conclude il dirigente scolastico.

Su questa vicenda è intervenuta anche Anffas Palermo, l’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale. “Prendiamo atto con rammarico di quanto accaduto, proprio oggi nella giornata dell’8 marzo: l’ennesima occasione persa per riflettere sul tema dei diritti e su come renderli esigibili – si legge in una nota dell’associazione – Risulta evidente che quanto accaduto, se fosse confermato, sarebbe una palese violazione della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, legge dello Stato Italiano che proprio lo scorso 3 marzo ha compiuto 10 anni, oltre che un episodio di discriminazione che vanifica le lotte delle famiglie e del movimento delle persone con disabilità verso l’esigibilità dei diritti tutti ed in particolare quello all’inclusione sociale e scolastica, quindi valuteremo le necessarie azioni da intraprendere”.

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