Mascherine e visiere non conformi vendute a prezzi esorbitanti: denunciato

Redazione

Regione - Partinico

Mascherine e visiere non conformi vendute a prezzi esorbitanti: denunciato
Ricarico del 175% per le mascherine Ffp2 e del 202% per le visiere

23 Maggio 2020 - 09:33

I finanzieri di Partinico, nell’ambito dei controlli volti a verificare la corretta osservanza in materia di disciplina prezzi nonché eventuali manovre speculative poste in essere su generi di prima necessità, al fine di garantire il rispetto delle norme in vigore volte al contrasto della diffusione dell’epidemia Covid-19, hanno denunciato l’amministratore di un’impresa operante nel settore del commercio al dettaglio di ferramenta per il reato di manovre speculative su merci.

Le Fiamme Gialle, nel corso di un intervento finalizzato a verificare la sicurezza dei prodotti commercializzati in questa fase emergenziale, hanno posto la loro attenzione sugli esorbitanti prezzi di vendita applicati a mascherine Ffp2 e visiere protettive assemblate in house, pubblicizzate sulle pagine di alcuni siti web e risultate, tra l’altro, prive del parere di conformità da parte dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Inail in deroga alla normativa sul commercio.

L’amministratore della società, approfittando della carenza sul mercato locale di presidi individuali di protezione, imponeva un prezzo di vendita maggiorato rispetto a quello solitamente praticato sugli altri prodotti commercializzati. In particolare, i militati hanno accertato che l’imprenditore aveva acquistato una fornitura di mascherine Ffp2 al costo unitario di circa 2 euro rivendendole poi sul mercato locale, gravato dalla carenza di dispositivi, a 6 euro cadauna. Ma l’imprenditore aveva escogitato anche un altro trucco, applicava una pellicola di policristal a maschere dotate originariamente di una visiera a rete in nylon e destinate all’attività di giardinaggio, per un costo di 3,30 a prodotto, che poi rivendeva come visiere protettive, prevalentemente utilizzate in strutture sanitarie, al prezzo di 10 euro.

Il riscontro analitico delle fatture di acquisto e di vendita ha consentito così di determinare un ricarico del 175% per le mascherine Ffp2 e del 202% per le visiere protettive, nettamente superiori ai ricarichi applicati per la vendita dei prodotti normalmente trattati dall’azienda che, invece, si attestavano generalmente tra il 50% e l’85%. L’amministratore della società è stato deferito alla Procura della Repubblica di Palermo per il reato di “manovre speculative su merci” del codice penale, punito con la reclusione fino a tre anni e la multa fino a 25.822 euro.

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