Emergenza rifiuti scongiurata, ma è solo una soluzione temporanea

Redazione

Cronaca

Emergenza rifiuti scongiurata, ma è solo una soluzione temporanea

21 Gennaio 2018 - 10:23

E’ solo una soluzione temporanea, ma almeno per il momento è stata scongiurata l’ennesima emergenza rifiuti in 50 comuni del palermitano, tra i quali anche Monreale, Altofonte, Piana degli Albanesi, Partinico, San Giuseppe Jato e San Cipirello. La protesta dei sindaci a Palazzo d’Orleans si è placata alla notizia che Ecoambiente avrebbe potuto conferire il biostabilizzato nella discarica di Sicula Trasporti, nel Catanese. In attesa di aggiornamenti sull’incontro tra il presidente della Regione Nello Musumeci e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni sull’ipotesi di conferire dei poteri speciali al Governatore o di nominare un commissario straordinario.

I primi cittadini del Palermitano hanno chiesto comunque ai loro compaesani di continuare a effettuare la differenziata per ridurre al minimo il problema. “Non mettete dentro il sacchetto plastica, vetro, carta, cartone e organico. Differenziate tutto – ha dichiarato il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque – e non acquistate prodotti non scomponibili in parti differenziabili e non progettati per essere differenziati in ogni sua componente”. Un po’ come consigliato ieri dal collega Giosuè Maniaci, sindaco di Terrasini. “Ho chiesto lo stesso ai cittadini, ma non è possibile raggiungere il 100%. Nel nostro paese la differenziata è al 60%, ma ci sono comuni che non l’hanno neanche iniziata e sono nei guai completamente”.

Per studiare eventuali alternative Legambente ha convocato una conferenza stampa all’Ars, programmata per martedì 23 gennaio. “Auspichiamo che l’Ars – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – possa intervenire presto legislativamente per rimediare ai danni degli ultimi anni, che hanno visto la totale deresponsabilità nella gestione dei rifiuti in Sicilia. In questo caos di incertezze, dei numerosi appalti e incarichi fatti e affidati da tanti Comuni si sono inseriti ditte opache e interessi malavitosi che bisogna recidere subito. Argomenti di cui si dovrà occupare la prossima Commissione antimafia”.

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