Santa Cristina Gela, oltre 57 mila euro per le imprese danneggiate dal Covid

Redazione

Regione - L'iniziativa s'intitola Bonus Santa Cristina

Santa Cristina Gela, oltre 57 mila euro per le imprese danneggiate dal Covid
Il Comune ha deciso di destinarli alle piccole e micro imprese del territorio come contributi a fondo perduto

16 Febbraio 2021 - 10:57

Al comune di Santa Cristina Gela domande al via per i contributi alle piccole imprese danneggiate dagli effetti del Covid-19. L’iniziativa s’intitola Bonus Santa Cristina, su iniziativa del sindaco Giuseppe Cangialosi e del vice sindaco Antonino Sciarabba, e rientra nell’ambito del “Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali” previsto dal decreto della presidenza del consiglio dei ministri del 24 settembre 2020 che per il centro arbëreshë in provincia di Palermo ammonta complessivamente a 57.639 euro in tre anni: dal 2020 al 2022.

Si partirà con i primi aiuti da 24.702 euro relativi al 2020. Il Comune ha deciso di destinarli alle piccole e micro imprese del territorio come contributi a fondo perduto per il rimborso delle spese di gestione: dipendenti, tasse, utenze ecc. Il sostegno economico – uguale per tutte le imprese beneficiarie in possesso dei requisiti previsti dal bando consultabile sul sito del Comune – sarà calcolato dividendo l’intera dotazione finanziaria per il numero di istanze utilmente presentate nei termini e sarà versato direttamente sul conto corrente indicato nell’istanza, senza ulteriori richieste. Per ricevere le risorse in tempi rapidi è importante indicare correttamente l’Iban nella domanda, che va presentata in busta chiusa al protocollo generale del Comune entro le ore 13 del 15esimo giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso.

“Il Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali – precisa Giuseppe Sciarabba, presidente dell’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno – nasce comunque prima della pandemia e il suo utilizzo, da parte dei Comuni, non è esclusivamente finalizzato a misure che contengano l’impatto del Covid-19. Questo può essere uno dei presupposti, ma non è l’unico e non è vincolante. Infine, come precisato nelle Faq al decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, gli imprenditori agricoli, fermo restando i requisiti di cui all’articolo 4 del Dpcm, possono essere destinatari di contributi per lo svolgimento delle attività di natura commerciale connesse all’attività agricola”. Nella foto, da sinistra, Giuseppe Sciarabba, Giuseppe Cangialosi e Antonino Sciarabba

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