L’aggressione alla fermata del bus: Alex è fuori pericolo

Vincenzo Ganci

Cronaca - A renderlo noto il sindaco di Monreale

L’aggressione alla fermata del bus: Alex è fuori pericolo
"Oggi Alex è fuori pericolo. Questo rende l’attesa meno insostenibile ma non fermerà nessuno di noi nel viaggio verso verità e giustizia"

21 Settembre 2020 - 14:34

“Oggi Alex è fuori pericolo. Questo rende l’attesa meno insostenibile ma non fermerà nessuno di noi nel viaggio verso verità e giustizia. Mi rivolgo invece a chi ha scritto un post falso sul mancato interessamento alle condizioni del nostro concittadino…sei soltanto meschino”. Con queste parole il sindaco di Monreale ha annunciato che il giovane monrealese – aggredito con una violenza inaudita alcuni giorni fa alla fermata Amat di via D’Acquisto – è finalmente fuori pericolo. Il giovane si trovava ricoverato presso l’ospedale Ingrassia, ma visto il miglioramento delle sue condizioni nelle ultime ore, è stato trasferito al Civico.

Per l’aggressione i carabinieri – che si stanno occupando delle indagini – hanno arrestato un 43enne A.D.G. con l’accusa di lesioni personali e il figlio diciassettenne, che si trovano al momento agli arresti domiciliari. Una decisione presa dal Gip, che ha scatenato l’ira di moltissimi cittadini. Dietro l’episodio secondo una prima ricostruzione fatta dagli investigatori, ci sarebbe stato un battibecco avvenuto tra la vittima e una ragazza di 15 anni su un bus in via Benedetto D’Acquisto. Non è chiaro cosa abbia scatenato il diverbio tra i due né come mai il 43enne si sia fatto trovare alla fermata insieme al figlio minorenne. Dopo l’aggressione la vittima è stata portata in ospedale dai sanitari del 118. Acquisiti i primi elementi e ascoltato diversi testimoni, i carabinieri hanno raggiunto l’abitazione del 43enne e lo hanno fermato. I militari hanno anche sequestrato alcuni indumenti ancora sporchi di sangue che l’uomo avrebbe indossato al momento dell’aggressione. Un’aggressione che ricorda quella del giovane Willy Monteiro Duarte, pestato a morte da un gruppo di giovani a Colleferro, per aver difeso un amico. Anche qui l’aggressore percepiva il reddito di cittadinanza, che sarà bloccato come previsto dalla legge.

Intanto è nato un gruppo Facebook per chiedere giustizia per Alex. Oltre 2.000 i membri in pochi giorni. Tantissimi i messaggi di amici, parenti e semplici cittadini, rimasti emotivamente coinvolti da questa assurda vicenda.

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