Il rapporto tra natura e grazia nel libro di don Simone Billeci

Redazione

Cronaca - Il libro

Il rapporto tra natura e grazia nel libro di don Simone Billeci
Già vicario parrocchiale della cattedrale di Monreale

08 Gennaio 2020 - 15:41

É prossimo alla pubblicazione è il testo di don Simone Billeci, già vicario parrocchiale della cattedrale di Monreale, dal titolo “Gratia supponit naturam nella teologia di Joseph Ratzinger”, edito dalla casa editrice il Pozzo di Giacobbe, con la prefazione di Piero Coda.

Strutturata in tre parti, l’opera si sviluppa in cinque capitoli. Nella prima parte l’autore si occupa di ricostruire l’origine e l’evoluzione storico-concettuale dell’assioma gratia supponit naturam attraverso le riflessioni sviluppate nella storia della teologia da parte di alcuni dei suoi principali autori, come Agostino d’Ippona, Bonaventura da Bagnoregio e Tommaso d’Aquino. Nella seconda parte l’autore s’impegna a rintracciare negli studi di Joseph Ratzinger lo spazio che egli ha dedicato agli autori della storia della teologia presi precedentemente in esame, e se vi sia in essi traccia di studio dell’assioma. Infine, nella terza parte, l’autore s’interessa di evidenziare, attraverso l’analisi delle principali opere ratzingeriane, il contributo specifico offerto da Joseph Ratzinger al dibattito teologico scaturito in epoca moderna inerente al rapporto tra ordine naturale e soprannaturale.

A parlare del libro è lo stesso don Simone Billeci. “Si tratta di uno studio, più esattamente del titolo della mia tesi dottorale – spiega don Billeci -. Un’indagine condotta per quasi quattro anni e che mi ha permesso di conoscere più da vicino il contributo risolutivo offerto da Joseph Ratzinger al dibattito teologico inerente alla comprensione del rapporto tra natura e grazia sorto nel XIX secolo”.

“In sintesi – aggiunge l’autore – il binomio natura e grazia rinvia all’essere umano, alla natura umana, alla comprensione della sua struttura ontologica. Struttura che, per essere apprezzata sino in fondo, necessita di uno studio anzitutto filosofico, e poi teologico di essa. L’assioma scolastico viene a ricordarci chi è l’uomo e cosa egli sia davanti a Dio“.

E attraverso la frase di Tommaso d’Aquino “philosophia ancilla theologiae” (la filosofia schiava della teologia, ndr), don Billeci commenta che “Sì, nella misura in cui l’indagine filosofica non resti ai margini di quella teologica, relegata ai suoi confini, restandone mera premessa o ad essa propedeutica, ma piuttosto camminando al suo fianco, accompagnandone costantemente il suo sviluppo”.

Il titolo del testo, prende in esame un assioma medievale e don Billeci sottilinea che: “La presa in esame dell’assioma scolastico “gratia supponit naturam”, e più in particolare dei contributi offerti a riguardo da Agostino d’Ippona, Bonaventura da Bagnoregio e da Tommaso d’Aquino, credo siano ancora oggi altamente significativi per le sfide culturali e scientifiche del nostro tempo, soprattutto per quanto concerne la compressione dell’humamum”.

Don Simone Billeci, spiega infine come ha contribuito Joseph Ratzinger nella comprensione del rapporto tra natura e grazia: “Brevemente, posso dire che il contributo offerto da Joseph Ratzinger nella comprensione del rapporto tra natura e grazia abbia una duplice merito: aver riportato in equilibrio gli elementi costitutivi dell’assioma scolastico, attraverso il recupero del pensiero teologico dei Padri”.

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