Morvillo, una classe senza aula: “I ragazzi costretti a studiare in un salone”

Redazione

Cronaca

Morvillo, una classe senza aula: “I ragazzi costretti a studiare in un salone”

03 Novembre 2018 - 12:02

E’ una “battaglia” che difficilmente vedrà una soluzione. Almeno a breve termine. Una classe della scuola Morvillo è costretta a fare lezione in un salone. Il motivo? Mancano le aule. I genitori sono esasperati da questa situazione. E chiedono alla dirigente scolastica Beatrice Moneti di fare qualcosa per trovare una soluzione. Ma la vicenda non è così facile come sembra, del genere “ecco una nuova aula, spostate i ragazzi”. Perché aule non ce ne sono. Almeno stando a quanto dicono la stessa Moneti e la sua collega, Concetta Mannino, dirigente scolastica del liceo D’Aleo che ospita otto classi del comprensivo Morvillo. “Ho già sofferenza di locali – spiega la Giannino – Realizzare una nuova aula è praticamente impossibile. I tecnici della Provincia hanno fatto dei sopralluoghi, ma le prime idee proposte sono irrealizzabili. L’unica soluzione è che il comune ceda qualche suo locale”.

Il sindaco Piero Capizzi prende tempo: “In questo momento non posso fare altro che mediare – dice il Primo Cittadino – Ho già avuto dei primi contatti con la Provincia e stiamo cercando di arrivare ad una soluzione condivisa. Il fatto è che il comune ha la proprietà dei locali, che però sono stati dati in gestione alla Provincia. E quindi non è facile intervenire”.

Il problema si è presentato questa estate quando si è registrato un aumento degli iscritti alla Morvillo. Pare che ci siano diverse vedute sul numero di classi disponibili per la Morvillo al liceo D’Aleo. Si tratta di un contratto vecchio di oltre dieci anni. “E così – spiega Beatrice Moneti – ci siamo trovati con una classe in più. Non abbiamo potuto fare altro che spostare nel salone una classe della media, piuttosto che far vivere questo trauma ai bambini che avevano appena iniziato la prima elementare”.

I disagi però, ci sono. “La Morvillo, nel tempo, ha rinunciato a tutto, dall’aula dei professori agli spazi intermedi, passando per i laboratori o alle aule destinate ai bambini h, che sono servizi dovuti a tutti i bambini – prosegue la Moneti – Questo perché gli spazi, a mio modo di vedere, non sono razionalizzati bene”. Da qui la richiesta di rimodulare i locali della D’Aleo e della Morvillo: “Sarebbe opportuno dividere i due ordini di scuola – dice Beatrice Moneti – Ma è assurdo che questa vicenda sia gestita da due dirigenti scolastiche che sembra, dall’esterno, che si stiano facendo una presunta guerra. Mi sono fatta portavoce di un’esigenza. La collega mi ha espresso il suo punto di vista e capisco anche le sue motivazioni. La mia proposta al sindaco l’ho fatta: un piano del liceo D’Aleo alla Morvillo e un piano ai ragazzi dell’istituto superiore”.

“I problemi di mancanza di aule li viviamo anche qui – spiega Concetta Giannino – Abbiamo chiesto più volte le modifiche al progetto ai tecnici della Provincia che ci hanno risposto che non c’è nulla da fare. Ci sono stati svariati tavoli tecnici che non hanno portato a nulla. La cosa logica è che questi locali che servono alla Morvillo li trovi il Comune. In Italia esistono solo due licei per il mosaico. E uno è qui a Monreale. Non possiamo mettere in difficoltà una realtà importante come la nostra. E poi mi pare assurdo che in una stessa scuola ci siano due dirigenti scolastici. Si poteva pensare a realizzare un istituto omnicomprensivo, come ne esistono altrove e forse sarebbe stato più facile trovare una soluzione”.

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it