L’ex comandante Castrense Ganci torna a casa, Castellammare non gli rinnova il contratto

Redazione

Cronaca

L’ex comandante Castrense Ganci torna a casa, Castellammare non gli rinnova il contratto

08 Settembre 2018 - 15:03

C’erano stati subito attriti tra la nuova amministrazione del comune di Castellammare del Golfo e il comandante pro-tempore, il monrelese Castrense Ganci. Attriti che hanno portato alla decisione del comune in provincia di Trapani a non rinnovare il contratto all’ufficiale che quindi rientrerà in comando a Monreale, in una posizione inferiore, però, visto che a Monreale il posto apicale è occupato da Luigi Marulli.

La notizia è del Giornale di Sicilia che racconta di come alla base del contrasto ci sia la riorganizzazione interna del comando di Polizia Municipale decisa dallo stesso Gangi: “Non entro nel merito dei provvedimenti presi dai vertici apicali della macchina burocratica – commenta al Giornale di Sicilia il sindaco di Castellammare Nicola Rizzo – ma questa è un’iniziativa autonoma sulla cui validità sta vagliando l’assessorato competente”.

Parole che racchiudono l’altissima tensione che da tempo si respira e che probabilmente ha portato anche alla mancata prosecuzione del rapporto di lavoro di Ganci a Castellammare. Il caso ruota attorno alla “presa d’atto” della delibera di giunta che porta alla modifica degli uffici dei caschi bianchi. Ad essere determinato il Servizio I che si occuperà di polizia stradale ed amministrativa, Staff del comandante e Trasporti e sarà sotto la gestione diretta del Responsabile del V Settore, il comandante della Polizia municipale Castrense Ganci; nel contempo viene istituito anche il Servizio II con controlli e competenze di Polizia giudiziaria ed ambientale, Randagismo e Caccia e che sarà sotto la gestione del commissario di Polizia municipale Giuseppe Giordano.

“E’ chiaro che noi rispettiamo l’autonomia dei capisettore e ci mancherebbe altro – precisa il primo cittadino – ma sia chiaro che l’amministrazione in tale decisione non c’entra nulla. Di questo se ne assume la responsabilità lo stesso comandante, noi come amministrazione diamo indirizzi ed in questo senso non ne abbiamo dati. Questi salti in avanti non mi piacciono”. Sulla vicenda, sempre al Giornale di Sicilia, interviene lo stesso Ganci: “La mia è stata solo una presa d’atto di una delibera di giunta in cui si stabiliva che i Servizi demografici venivano distaccati e invece accorpato al settore l’ufficio Caccia nella imminente apertura della stagione venatoria”.

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