Ambulanze vecchie e pronte per essere dismesse: a rischio 30 postazioni del 118 e 300 dipendenti

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Ambulanze vecchie e pronte per essere dismesse: a rischio 30 postazioni del 118 e 300 dipendenti
A fine marzo i mezzi della Seus compiranno 5 anni, altre supereranno 150 mila chilometri

18 Gennaio 2016 - 00:00

Una trentina di ambulanze della Seus compiranno 5 anni a fine marzo. È l'età giusta per non essere più adatte – per legge – ad essere utilizzate per servizi di emergenza. Altre invece, supereranno i 150.000 km, e anche questo è un requisito necessario per non lavorare come 118.  Nessuno tra i privati accreditati, possessori di ambulanze, si lascerà sfuggire questa ghiotta occasione: far rilevare che le ambulanze della Seus devono essere dismesse. E allora, almeno 30 postazioni del 118 pubblico saranno chiuse o più probabilmente affidate agli stessi privati, i cui rappresentanti sono ultimamente spesso visti frequentare la sede catanese di Seus, presso l'ospedale Cannizzaro di Catania. Se consideriamo 11 autisti per ogni postazione, la rogna per la Seus é ben più grave. Non solo non sono state sostituite le ambulanze, ma cosa fare di questo personale?  Ci si potrebbe domandare come mai non si siano comprate le nuove ambulanze, ma in realtà la Seus attende ancora la delibera di giunta che consenta alla società di offrire garanzie certe agli eventuali fornitori che si aggiudicheranno il ricco appalto da oltre 9 milioni di euro. Insomma, anche per la società di gestione dell'emergenza si prepara una nuova emergenza e per il Presidente della Regione un ennesimo fiasco. O forse è tutto voluto, forse come ha già detto in passato Crocetta, la Seus è appetibile per il mercato. La verità la conosceremo a breve, il primo giorno di aprile, ma il timore è che non ci sia affatto da scherzare.

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