Mafia, 43 anni fa la strage della Circonvallazione: cerimonia a Palermo in memoria delle vittime

Redazione

Palermo - L'anniversario

Mafia, 43 anni fa la strage della Circonvallazione: cerimonia a Palermo in memoria delle vittime
Uno degli attentati mafiosi più sanguinosi della storia siciliana

16 Giugno 2025 - 13:23

Si è svolta questa mattina, in via Ugo La Malfa, la cerimonia di commemorazione del 43° anniversario della Strage della Circonvallazione, uno degli attentati mafiosi più sanguinosi della storia siciliana. A perdere la vita, il 16 giugno 1982, furono l’appuntato Silvano Franzolin, il carabiniere scelto Luigi Di Barca, il carabiniere Salvatore Raiti e Giuseppe Di Lavore, autista civile, tutti insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Civile alla memoria.

Sul luogo dell’eccidio, dove oggi sorge una targa commemorativa, è stata deposta una corona d’alloro alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, Generale di Divisione Giuseppe Spina, del Prefetto di Palermo Massimo Mariani, del Generale di Brigata Luciano Magrini, Comandante Provinciale dei Carabinieri, dell’assessore Fabrizio Ferrandelli, della signora Giovanna Raiti, sorella di una delle vittime, e di numerose autorità civili e militari, oltre a una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Il momento di raccoglimento è stato officiato dal Cappellano Militare Don Salvatore Falzone, che ha benedetto la targa e guidato la preghiera in suffragio dei caduti. Nel suo intervento, il Generale Spina ha ricordato il sacrificio dei tre militari dell’Arma, uccisi mentre svolgevano il loro dovere in un servizio di scorta: “Erano consapevoli dei rischi, ma non si sono mai tirati indietro. Il loro coraggio continua ad alimentare la nostra determinazione nella lotta alla mafia, che non conosce tregua né interruzioni”. Rivolgendosi con affetto alla sorella di Salvatore Raiti, il Generale ha ricordato anche l’emozione provata da Carlo Alberto dalla Chiesa, allora Prefetto di Palermo, che giunto sul luogo dell’agguato a stento trattenne le lacrime di fronte alla brutalità di quella strage.

La cosiddetta “Strage della Circonvallazione” avvenne durante un trasferimento del detenuto Alfio Ferlito, boss catanese e bersaglio dell’attentato. L’agguato venne ordinato da Nitto Santapaola, nel contesto di una guerra interna alla mafia catanese per il controllo del territorio. I tre carabinieri della scorta e l’autista, Giuseppe Di Lavore, rimasero uccisi sotto una pioggia di colpi d’arma da fuoco. Secondo la motivazione ufficiale della Medaglia d’Oro al Valor Civile, i militari, pur gravemente feriti, cercarono di reagire impugnando le armi in dotazione, prima di cadere vittime dell’assalto.

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