Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano per la 33ª edizione le Giornate FAI di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano Ets grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari. Quest’anno è stata coinvolta Monreale con un percorso speciale che parte dal palazzo arcivescovile.
“Monreale apre le porte alla bellezza – dice il sindaco Alberto Arcidiacono -. Un’occasione unica per scoprire le meraviglie del nostro territorio. Fai non deve essere solo un acronimo ma proprio un imperativo da rivolgere a tutti: fai qualcosa per salvaguardare il territorio”.
Un’edizione speciale, in occasione dei cinquanta anni dalla nascita del FAI – fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli – che anche attraverso le Giornate FAI di Primavera ribadisce la missione culturale che la Fondazione svolge a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, e che si realizza nella cura e nella scoperta di tanti luoghi speciali con lo scopo di educare la collettività alla conoscenza, alla frequentazione e alla tutela del patrimonio di storia, arte e natura italiano. “Le Giornate FAI – afferma Sabrina Milone, presidente Fai Sicilia – rappresentano un momento di crescita educativa e culturale e di condivisione, strumenti essenziali per affrontare un mondo libero”.
Il Palazzo arcivescovile di Monreale, da circa due anni è stato aperto al pubblico, oggi è visitabile e fruibile, e nelle Giornate del FAI sarà possibile visitare nuovi ambienti recentemente riaperti al pubblico e le opere d’arte contenute nel palazzo tra cui, quadri, mobili pregiati e altri oggetti di grande valore recentemente restaurati, per la prima volta restituiti alla fruizione del pubblico. Inoltre, grazie alla Pinacoteca degli Arcivescovi, sarà possibile approfondire la storia dell’arcidiocesi, che fin dalla sua fondazione rivestì un ruolo di primo piano, almeno fino a quando gli arcivescovi rivestirono il ruolo di pastori e signori, esercitando un grande ruolo nello sviluppo sociale e culturale del territorio appartenente all’arcidiocesi. Sabato 22 e domenica 23 marzo dalle ore 10 alle ore 17.30 (ingresso ore 17)