“Siamo in una fase di profonda riflessione”, dice Roberto Gambino, fondatore de Il Mosaico di Monreale, partito della maggioranza. Il gruppo è finito “nel mirino” dopo la votazione per l’elezione della commissione elettorale. Seppur, come conferma lo stesso Gambino, i due consiglieri (Francesco La Barbera e Fabrizio Lo Verso) fossero stati lasciati liberi di decidere su chi votare, a molti è apparsa strana l’assenza, nella conta, del voto dello stesso Lo Verso. La Barbera, infatti, come ha confermato al nostro giornale, ha votato per se stesso. Lo Verso, invece, ha preferito dare il voto a Lo Coco, e quindi seguire il gruppo di Marco Intravaia.
Gambino, l’ha sorpresa l’atteggiamento di Lo Verso?
“Stiamo parlando della commissione elettorale, non mi straccio di certo le vesti. Sarebbe stato diverso se Lo Verso avesse votato contro una nostra precisa indicazione o non avesse seguito le indicazioni della maggioranza”.
E cosa è accaduto?
“C’è, alla base, una indicazione poco chiara da parte della maggioranza che non si è mai espressa in maniera decisa. E ciò a portato a questo voto. In caso di indicazione chiara, noi, e lo voglio specificare, ci saremmo adeguati”.
Ma qualcosa di strano c’è…
“Credo che ci sia una situazione di fibrillazione all’interno della stessa maggioranza. Da un lato Marco Intravaia, dall’altra Alberto Arcidiacono. Sono un po’ come marito e moglie che hanno dei dissidi quotidiani. I miei hanno deciso di stare uno con Arcidiacono e l’altro con Intravaia. Non ne farei una questione di Stato”.
Eppure lo stesso La Barbera ha detto che ne avreste dovuto parlare…
“E ci vedremo, di certo. Ma non parleremo solo di questo. Ci incontreremo perché dobbiamo capire che direzione far prendere al nostro progetto politico. Siamo partiti sei anni fa con le idee chiarissime e oggi si siamo un po’ arenati”.
Da cosa dipende, secondo lei?
“Alle scorse elezioni, seppur ci attendavamo una vittoria di Arcidiacono, non ci aspettavamo i numeri che poi ha avuto. Un’affermazione che nessuno aveva mai avuto in passato. Questa, permettetemi di definirla anomalia del numero dei voti, ha creato una certa aspettativa nelle richieste delle varie liste, comprese la nostra. Il cambio di giunta così repentino, dopo soli 4 mesi, ha dimostrato che la situazione, ad oggi, è sempre dinamica e può cambiare da un momento all’altro”.
E voi?
“Noi siamo all’interno di questa maggioranza, ma rispetto a 5 anni ci siamo posti in maniera diversa”.
In che senso?
“Per esempio nella scorsa amministrazione avevamo l’assessore Rosanna Giannetto che non era stata eletta, oppure abbiamo valorizzato l’assessore Ignazio Davì. Insomma non guardavamo ai meri numeri elettorali. Quest’anno abbiamo deciso di fare l’esatto opposto e quindi di gratificare ancora di più chi aveva portato più voti alla nostra lista”.
E poi?
“Poi succede che ci lascia senza una spiegazione plausibile Massimo Cinà. Che Letizia Sardisco viene nominata dal sindaco. E mi ritrovo con Fabrizio Lo Verso e Francesco La Barbera che nel frattempo era entrato in consiglio comunale”.
E sceglie prima La Barbera…
“La Barbera diventa assessore con lo scorrimento e fa benissimo. Ma poi dobbiamo sostituirlo con Lo Verso un po’ per fargli fare esperienza, un po’ perché c’erano delle cose in sospeso che dovevano essere portate a termine. Ma La Barbera tornerà presto a fare l’assessore, statene certi”.
E non c’è malumore?
“Nell’ultimo coordinamento che abbiamo fatto, abbiamo deciso di rivedere il percorso de Il Mosaico, una nuova fase, che sia extra-consiliare, riprendere quegli intenti politici che ci hanno sempre caratterizzato fin dalla nostra nascita”.
Sempre con la maggioranza?
“Faremo un ragionamento sull’intera maggioranza. Ma se vedremo cose che non ci piacciono, siamo pronti a fare un passo indietro. Dobbiamo iniziare anche a pensare a cosa succederà fra 4 anni. Alberto Arcidiacono non ci sarà più e noi vogliamo trovare alleati con cui condividere le nostre scelte politiche. Intanto continueremo a parlare e occuparci della città, dei suoi problemi e delle sue opportunità”.