Mafia, 41 anni fa l’omicidio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo

Redazione

Palermo - L'anniversario

Mafia, 41 anni fa l’omicidio di Pio La Torre e Rosario Di Salvo
Il segretario e il suo fidato amico di scorta furono uccisi dalla mafia il 30 aprile 1982 in via Li Muli

30 Aprile 2023 - 12:15

Si è tenuta questa mattina a Palermo la cerimonia in ricordo del segretario del Pci Siciliano Pio La Torre e del suo fidato amico di scorta Rosario Di Salvo, uccisi dalla mafia il 30 aprile 1982 in via Li Muli. Presenti oltre al sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il questore Leopoldo Laricchia, l’ex ministro Giuseppe Provenzano e molti sindaci della provincia. In rappresentanza della Regione c’era l’assessore Edy Tamajo. Presente anche il figlio del segretario Franco La Torre e diverse associazioni del territorio. In città per partecipare alla cerimonia anche la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein. La segretaria del Pd, parteciperà domani al corteo a Portella della Ginestra dove, nel 1947, il bandito Salvatore Giuliano e i suoi uomini spararono ai lavoratori che stavano festeggiando il primo maggio. Ci furono 11 morti e molti feriti.

“C’è una caduta di tensione nella lotta alla mafia – ha detto la Schlein -. Sbagliato indebolire il codice degli appalti e alzare il tetto all’uso del contante. Oggi bisogna anche contrastare il lavoro povero e le imprese. Cito Belinguer: ‘La Torre è stato ucciso perchè faceva sul seriò. Le semplificazioni che parlano di una mafia sconfitta non ci convincono – ha proseguito -. Oggi commemoriamo due persone impegnate nella lotta alla mafia e nell’impegno per la pace. È una vergogna che dopo mesi il Parlamento non abbia attivato la commissione nazionale antimafia. L’applicazione della legge La Torre ha avuto negli ultimi anni una più blanda applicazione. Ricordare La Torre significa anche assegnare quella metà di beni confiscati all’utilizzo sociale”.

“Lo Stato fa la sua parte, ma non basta condurre delle brillanti operazioni e consegnare alle patrie galere criminali sanguinari”. Bisogna combattere “quel sistema di potere che si annida nelle istituzioni e che ha bisogno di uno scatto di orgoglio da parte di chi ha la responsabilità e il compito di dirigere questo paese”. Ha detto Franco La Torre a margine della cerimonia di commemorazione. “Ci attendiamo che lo Stato lo faccia con maggiore coerenza, non soltanto il 30 aprile. È un impegno che si deve rinnovare quotidianamente con la necessaria coerenza”.

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