Slalom Valle dello Jato, vince Salvatore Catanzaro. Il pioppese La Corte tra le “speciali”

Redazione

Sport - La cronaca della gara

Slalom Valle dello Jato, vince Salvatore Catanzaro. Il pioppese La Corte tra le “speciali”
Sul podio il palermitano Di Falco (Gloria) ed il marsalese Tumbarello (Formula Arcobaleno)

11 Luglio 2022 - 10:55

Prima affermazione in carriera per Salvatore Catanzaro. L’emergente pilota nato a Sciacca, si è aggiudicato di forza il 1° slalom Valle dello Jato, seconda tappa stagionale dello Challenge Palikè 2022 e del Prix intitolato a Serena Casubolo, ospite tra i comuni di San Giuseppe Jato e San Cipirello. Al volante della sua Gloria B5 Evo Suzuki, il portacolori della Scuderia Armanno Corse ha “timbrato” il successo nella seconda e decisiva manche cronometrata (nella precedente gli era stata comminata dai commissari di percorso una penalità di 10 secondi per un birillo abbattuto, azione che aveva annullato il suo miglior tempo, facendolo retrocedere così al terzo posto), nella quale ha chiuso in 124,69 “punti-secondi”.

Sul podio del Valle dello Jato, Salvatore Catanzaro ha preceduto il palermitano Vito Di Falco, secondo assoluto con la Gloria B4 Yamaha della Misilmeri Racing ed il giovane marsalese Elio Tumbarello, nell’abitacolo della Formula Arcobaleno motorizzata Yamaha schierata dalla Trapani Corse. Tutti e tre protagonisti nella classe E2SS 1150. Di Falco è stato autore di una prestazione tutta in rimonta, che lo ha condotto, grazie ad inedite regolazioni sul posteriore della sua monoposto, dalla quarta posizione in prima manche sino al secondo assoluto finale, in 126,68 “punti-secondi”, ad appena 1 secondo e 99 centesimi dal vincitore Catanzaro. Ottimo voto in pagella anche per Tumbarello, che ha solo accarezzato il sogno della prima vittoria assoluta nel corso della prima salita di riferimento con la sua F. Arcobaleno (quando si è trovato in testa), accontentandosi poi di un positivo terzo posto, a 3,28 secondi dalla vetta, in 127,97 “punti-secondi”.

Ai piedi del podio (e forse sperava in qualcosa di più) si è classificato il “veterano” trapanese Nicolò Incammisa, il quale ha dato il massimo al volante di una Radical SR4 Suzuki parsa ancora una volta bisognosa di ulteriori aggiornamenti, previsti comunque nel 2023. Il presidente della Trapani Corse ha chiuso la sua prova a poco meno di 10 secondi da Catanzaro, portandosi a casa il successo nel gruppo E2SC. Giornata di grazia, invece, da parte sua, per il palermitano Tommaso Burgio, quinto assoluto al volante della sua Peugeot 106 Gti 16v portata nel Valle dello Jato dalla Misilmeri Racing, con la quale ha pure prevalso nel selettivo gruppo riservato alle Racing Start Plus.

Per quanto concerne gli altri gruppi, lo slalom Valle dello Jato ha dispensato successi per il palermitano Agostino Ingrassia (in E1 Italia, 6° assoluto, con una Peugeot 106 Gti 16v, per la Misilmeri Racing), per l’altro misilmerese Filippo Cerniglia (in E2SH Silhouette, a sua volta settimo assoluto al traguardo, su Fiat 126 Suzuki, Misilmeri Racing), per il monrealese (di Pioppo) Andrea La Corte (nel gruppo Speciale, 9° assoluto, Fiat 500, per Armanno Corse) e il palermitano Giorgio Pizzo (tra i Prototipi Slalom, Fiat 500, Armanno Corse).

Straordinaria la “tripletta” messa a segno dal giovane locale Marco Cannino. Oltre a chiudere la “top ten” della classifica generale, il portacolori del Team del Mago Partanna (TP) ha riposto in bacheca la vittoria nel gruppo N e nella speciale graduatoria riservata agli Under 23, a cui si aggiunge anche il Memorial “Pietro Polizzi” (in memoria dello stimato meccanico ed elaboratore di auto da corsa scomparso prematuramente), riservato al più veloce tra i piloti locali. Cannino, con la sua Citroen Saxo Vts, ha preceduto in questo caso Carlo Stassi (con la Renault Clio Rs) e Salvatore Pirrone (Peugeot 106 Rallye). Scorrendo ancora le classifiche finali di gruppo, successo in gruppo A per il veloce rallista nisseno (originario di Mussomeli) Totò Farina, che ha finalmente portato in alto l’inedita Opel Adam R2 schierata dalla RO Racing Cianciana, mentre Giuseppe Di Fede ha ancora una volta regalato soddisfazioni alla Scuderia Armanno Corse, vincendo tra le BC Bicilindriche, sulla sua Fiat 500 Giannini gr.5. Il palermitano Ignazio Terrasi ha infine prevalso tra le Racing Start, su Opel Corsa Gsi 16v della P.S. Start.

Tra le autostoriche, dominio totale della splendida Porsche 911 Carrera SC con alla guida l’avvocato corleonese Antonio Di Lorenzo, che ha così testato la vettura della casa di Stoccarda, recentemente oggetto di migliorie, in vista dei prossimi appuntamenti agonistici, per i colori della Island Motorsport-Tempo Srl. Niente da fare per il pur velocissimo rallista di Chiusa Sclafani (PA) Totò Parisi, secondo classificato con la sua Fiat Uno Turbo i.e. della RO Racing, a 5,19 secondi dal rivale. Terza e quarta piazza tra le vetture “d’antan” per Giuseppe Romano (con la Lancia Beta Montecarlo) e per Alfredo Gippetto, sulla Volkswagen Golf Gti schierata in classe 1600 dal Team Bassano.

A promuovere sul territorio il primo slalom Valle dello Jato sono stati in sinergia il Team Palikè Palermo (con al timone Anna Maria Lanzarone, Nicola, Dario, Roberto e Alice Cirrito, con la collaborazione di Matteo Cuccia e Michela Merlino) e una cordata di appassionati di motori locali, coordinata da Massimo Villanova e Giacomo Leone. A concedere il patrocinio alla kermesse sono state le Amministrazioni comunali di San Giuseppe Jato e San Cipirello, nonché l’Assemblea Regionale Siciliana.

LA CLASSIFICA: 1) Salvatore Catanzaro (Gloria B5 Evo Suzuki), in 124,69 “punti-secondi) 2) Vito Di Falco (Gloria B4 Yamaha), in 126,68 3) Elio Tumbarello (F. Arcobaleno Yamaha), in 127,97 4) Nicolò Incammisa (Radical SR4 Suzuki), in 134,55 5) Tommaso Burgio (Peugeot 106 Gti 16v), in 139,22 6) Agostino Ingrassia (Peugeot 106 Gti 16v), in 145,92 7) Filippo Cerniglia (Fiat 126 Suzuki), in 147,49 8) Antonio Ferraro (Fiat 126 Yamaha), in 147,81 9) Andrea La Corte (Fiat 500), in 148,61 10) Marco Cannino (Citroen Saxo Vts), in 148,73 11) Giorgio Pizzo (Fiat 500), in 149,40 12) Giovanni Lo Burgio (Fiat 500), in 150,84 13) Totò Farina (su Opel Adam R2), in 151,73 14) Vincenzo Centonze (Fiat Panda 45), in 151,85 15) Angelo Vitrano (Peugeot 106 Gti 16v) in 152,59.

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