Celebrati i 208 anni dell’Arma dei Carabinieri: “Siciliani vi sono grati”

Redazione

Regione - L'anniversario

Celebrati i 208 anni dell’Arma dei Carabinieri: “Siciliani vi sono grati”
Cerimonia a Messina con le più alte cariche militari e civili

06 Giugno 2022 - 14:57

Si sono tenute a Messina nella prestigiosa cornice della centralissima Piazza Duomo, le celebrazioni del 208° anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. La cerimonia alla presenza delle più alte cariche istituzionali, civili, religiose e militari, con la partecipazione, oltre che del Prefetto di Messina, Cosima Di Stani, dei Comandanti delle Legioni Carabinieri “Sicilia” e “Calabria”, che hanno accompagnato il Comandante Interregionale Carabinieri “Culqualber”, Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, Autorità di Vertice dell’Arma dei Carabinieri e massima Autorità Militare presente. Alla manifestazione erano presenti rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma della provincia e dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Messina con il relativo Labaro.

Come nelle attese, sono stati proprio i giovani i protagonisti della Festa dell’Arma di quest’anno, quali attori principali della cultura della legalità e simbolo dell’ideale “passaggio di consegne” tra l’Arma di oggi e le future generazioni del domani. Alla cerimonia sono infatti intervenuti oltre 300 allievi delle scuole elementari e medie e degli istituti superiori cittadini.

La cerimonia ha avuto inizio con l’ingresso di uno schieramento di militari, composto dalla Fanfara del XII Reggimento CC Sicilia e da un battaglione di formazione – formato da 3 compagnie di formazione che rappresentano le varie articolazioni e specialità che connotano il Comando Interregionale “Culqualber”, nelle uniformi tipiche di ciascun reparto, dalla Grande Uniforme Speciale degli allievi della Scuola Allievi di Reggio Calabria e dei carabinieri dell’arma territoriale, alle uniformi dei Comandanti di Stazione  sino a quelle operative dei Cacciatori di Sicilia e Calabria, dei Nuclei Carabinieri di Polizia Militare, del Nucleo Subacquei e del RIS di Messina piuttosto che i carabinieri “forestali” di Calabria e del Centro Anticrimine Natura di Catania –  che ha reso gli onori alla Bandiera d’Istituto della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria.

Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha preso la parola il Comandante Interregionale “Culqualber”, Riccardo Galletta, che dopo aver ringraziato le Autorità presenti e gli intervenuti alla cerimonia, si è rivolto a tutti i rappresentati delle Istituzioni sottolineando il rapporto di leale, costante e concreta collaborazione assicurato all’Arma su tutto il territorio del Comando Interregionale (Sicilia e Calabria), ringraziando in particolare i numerosi Prefetti intervenuti dalle 2 regioni, le forze armate e di polizia, gli Enti locali, l’Associazione Nazionale Carabinieri e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Il generale ha poi proseguito sviluppando il senso della missione propria dell’Arma dei Carabinieri che, nella sua bicentenaria storia, riconosce la propria cifra distintiva in un privilegiato rapporto sinallagmatico con la cittadinanza, verso la quale continua a porsi quale leale, fedele e affidabile istituzione di riferimento.

In particolare, l’Arma fonda la sua radice antica nel concetto di capillarità del dispositivo su tutto il territorio e basa la sua azione su 2 pilastri. Il primo, quello della prossimità con il cittadino, che è vigilanza attiva e non interrotta, che assicura il controllo del territorio cioè l’attività di prevenzione. Dal 1° pilastro deriva il concetto di vicinanza alla gente, sempre e ovunque, di prossimità in ogni situazione, tant’è che anche nella pandemia l’Arma non ha chiuso neanche una Stazione carabinieri pur soffrendo – anche nell’ambito del proprio personale – migliaia di contagiati, malati più o meno gravemente, e caduti. Questo 1° pilastro rappresenta la cifra distintiva dal 1814 ad oggi della nostra Istituzione e risale sin al Regolamento Generale dell’Arma datato 1822.

Il 2° pilastro è rappresentato dall’attività di polizia giudiziaria, ovvero l’attività di contrasto costante alla criminalità in tutte le sue forme, dalla criminalità più moderna, di natura economico-finanziaria, sviluppatasi su piattaforme cibernetiche e virtuali del web e dark web, alla criminalità diffusa, che è quella che più direttamente il cittadino percepisce e di cui ha paura, fino a quella endemica – specie in territori come quelli di Sicilia e Calabria – della criminalità organizzata, che richiede quotidiana attenzione e che va combattuta seguendo 3 direttrici strategiche: la cattura dei latitanti, il perseguimento del reato associativo e l’aggressione al patrimonio illecito.

Particolare attenzione dovrà essere posta alle nuove sfide del futuro, rappresentate dalle minacce ai “beni” della collettività, cosi cari al cittadino, quali l’ambiente, la salute, il patrimonio culturale e il lavoro, che è un bene assolutamente prezioso, un “valore” espressamente richiamato e tutelato dall’articolo 1 della Costituzione.

A seguire, il Comandante Interregionale, in rappresentanza dei militari di tutti i reparti dell’Arma che operano in Sicilia ed in Calabria, ha premiato: con la concessione di una Medaglia di Bronzo al Valore dell’Arma dei Carabinieri un militare del Comando Provinciale di Palermo, con un encomio solenne collettivo del Comandante Generale il Comando Provinciale di Reggio Calabria, con un Encomio Solenne di Comando Interregionale alcuni carabinieri distintisi in attività di servizio dei Comandi Provinciali di Messina, Trapani, Catania e Reggio Calabria e con un Encomio Semplice di Comando di Corpo i militari di una Stazione Carabinieri del Gruppo di Monreale (LEGGI QUI).

Alla cerimonia ha preso parte anche il presidente della Regione Nello Musumeci: “La mia presenza qui serve a testimoniare la gratitudine e il riconoscimento dei siciliani nei confronti dell’Arma dei Carabinieri – ha detto il governatore siciliano -. Non riesco a immaginare la vita delle nostre comunità senza una stazione dei carabinieri, senza donne e uomini in divisa, che giorno e notte sono accanto a chi ne ha bisogno. Ho voluto manifestare al generale Galletta, comandante interregionale, questo sentimento di devozione nei confronti dell’Arma da parte dei siciliani. Adesso speriamo che da Roma arrivino maggiori risorse umane e strumenti, mentre, per quanto ci riguarda, pur non essendo competenza della Regione, siamo intervenuti in questi cinque anni – e continuiamo a farlo – per ammodernare le caserme dei Carabinieri, ma anche i commissariati della Polizia, perché si tratta di presidi di legalità e punti di riferimento per il territorio”.

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