Arrestarono medico per violenza sessuale: encomio a carabinieri Monreale

Redazione

Cronaca - La consegna in occasione della festa dell'Arma

Arrestarono medico per violenza sessuale: encomio a carabinieri Monreale
Il riconoscimento concesso dal Comandante della Legione Sicilia

06 Giugno 2022 - 13:21

Quattro carabinieri in servizio a Monreale hanno ricevuto un encomio in occasione delle celebrazioni per il 208esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. A consegnare l’encomio ai militari del Gruppo di Monreale, il Comandante Interregionale “Culqualber”, Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta. L’Encomio Semplice di Comando di Corpo concesso dal Comandante della Legione Sicilia, Generale di Brigata Rosario Castello, è andato al comandante della Stazione dei Carabinieri di Monreale, luogotenente Antonio La Rocca; al Maresciallo Capo Gaetano D’Antoni; al Maresciallo Ordinario Maria Rosaria Lupoli e al Maresciallo Ordinario Elide Palisano. Alla cerimonia di consegna anche il sindaco Alberto Arcidiacono.

I militari, dopo una lunga e complessa indagine, riuscirono ad arrestare un medico che si fingeva ginecologo che abusava delle proprie pazienti. Le indagini, eseguite fra maggio e luglio 2021 dalla Compagnia di Monreale e coordinate dalla Procura di Palermo, hanno tratto origine dalla denuncia sporta da una paziente, vittima di abusi da parte dell’indagato, il quale, approfittando della visita allergologica e con la scusa di ulteriori necessità diagnostiche rispetto alla consulenza medica richiesta, avrebbe costretto la donna a denudarsi e a subire palpeggiamenti in zone intime. Un’altra paziente ha, successivamente, confermato di essere stata anche lei vittima di analoghi comportamenti. I successivi accertamenti dei carabinieri hanno messo in luce la condotta sistematica del medico, consistente in palpeggiamenti delle zone intime, messi in atto solo nel corso di visite a pazienti giovani o piacenti, tutte fra i 20 e i 45 anni. Il medico utilizzava la scusa di doverle sottoporre ad approfonditi controlli di natura ginecologica e senologica, ambiti medici sui quali l’indagato millantava di possedere competenze specialistiche in realtà mai conseguite.

Questa la motivazione: “Evidenziando spiccata professionalità, elevato senso del dovere e particolare intuito investigativo, conducevano un’indagine che consentiva di accertare due episodi di abusi sessuali nei confronti di due donne, commessi da un medico nel corso di visite specialistiche, e di documentare altri dieci, analoghi episodi commessi dal medesimo su altrettante vittime. L’operazione si concludeva con l’esecuzione di un provvedimento restrittivo a carico dell’indagato, contribuendo ad innalzare il prestigio dell’istituzione”.

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