Escursionista ferita allo Zingaro, intervento del Sass e dell’Aeronautica

Redazione

Regione - Per la donna una probabile frattura alla caviglia

Escursionista ferita allo Zingaro, intervento del Sass e dell’Aeronautica
A lanciare l'allarma il marito della donna scivolata durante un'escursione

25 Settembre 2021 - 16:49

Intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e dell’82° Csar dell’Aeronautica Militare nella riserva naturale orientata dello Zingaro, il secondo in 11 giorni, per soccorrere un’escursionista di 41 anni rimasta ferita dopo essere scivolata mentre percorreva il sentiero costiero, nei pressi del Museo dell’intreccio.

L’allarme era stato lanciato dal marito della donna (R.C., 41 anni, di Montelepre) che, scivolando, si era procurata una sospetta frattura alla caviglia sinistra e non era in grado di camminare. La centrale del 118 ha chiesto l’intervento del Soccorso Alpino che, per ridurre al minimo i tempi di intervento e i rischi, ha attivato l’Aeonautica Militare con la quale vige un consolidato rapporto di collaborazione. Mentre due tecnici di elisoccorso del Sass si sono diretti in auto verso Castellammare del Golfo, dall’aeroporto di Trapani Birgi è decollato un elicottero HH 139A dell’82° centro Csar che li ha prelevati al campo sportivo per sbarcarli pochi minuti dopo sul luogo dell’incidente.

Qui i tecnici del Soccorso Alpino hanno imbracato la donna col triangolo di evacuazione e l’hanno issata a bordo col verricello per sbarcarla al campo sportivo dove ad attenderle c’era un’autoambulanza del 118 che l’ha trasferita all’ospedale di Alcamo. Sul posto anche i carabinieri del comando compagnia carabinieri di Alcamo e il personale che ha in gestione il campo sportivo di Castellammare. Un intervento-fotocopia era stato portato a termine il 14 settembre per soccorrere una bambina palermiatna di 10 anni che si era procurata la frattura della caviglia destra scivolando mentre percorreva il sentiero costiero, nei pressi di Cala Marinella.

In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti innevati, in grotta e gole fluviali o in caso di dispersi in ambiente impervio e ostile, è allertabile mediante il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, sempre chiedendo esplicitamente l’intervento del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Il 112 trasferirà la chiamata di soccorso alla Centrale Operativa 118, la quale provvederà ad allertare il Sass.

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