Risulta indigente ma ha un patrimonio da 400 mila euro: sequestrati beni a ladro seriale

Redazione

Palermo - Il sequestro

Risulta indigente ma ha un patrimonio da 400 mila euro: sequestrati beni a ladro seriale
Colpiti dal provvedimento due immobili a Capaci, terreni a Torretta, auto e quattro rapporti bancari ed assicurativi

23 Luglio 2019 - 13:55

La Polizia ha dato esecuzione al provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo con cui, su proposta del Questore di Palermo, è stata disposta la misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni, per un valore complessivo di circa 400.000 euro, nei confronti di Giuseppe Di Lorenzo, 52enne pregiudicato di Torretta. Nello specifico, sono stati colpiti dal provvedimento: due immobili ad uso abitazione a Capaci, due ampi appezzamenti di terreno a Torretta, un’autovettura di recente immatricolazione e quattro rapporti bancari ed assicurativi.

Sull’uomo, già destinatario di Avviso Orale del Questore ed in atto sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno, gravano plurime condanne definitive per reati contro il patrimonio, soprattutto per reati di furto e ricettazione.

“Nonostante il periodo di detenzione scontato non ha mutato la sua condotta – spiegano dalla Questura – continuando a dedicarsi abitualmente alla commissione di reati predatori, principalmente furti in abitazione”. Di Lorenzo infatti anche recentemente, è stato arrestato dai poliziotti del Commissariato “Libertà” che lo hanno colto in flagranza mentre tentava di forzare la porta d’ingresso di un’abitazione del centro di Palermo.

Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo, proprio per la sua pericolosità, hanno effetuato accertamenti patrimoniali, che hanno consentito di ricostruire minuziosamente il patrimonio dell’uomo, frutto evidente del reimpiego dei capitali di illecita provenienza ed utilizzati dallo stesso per l’acquisto dei beni oggetto del provvedimento di sequestro.

Dalle indagini economico – patrimoniali è emersa infatti l’assoluta inconsistenza dei redditi dichiarati dall’uomo e delle altre entrate lecite, che rivelerebbero condizioni di oggettiva indigenza, in netto contrasto e sproporzione con l’acquisto di quanto oggi colpito dal provvedimento di sequestro.

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