Senza stipendi, assicurazione e vestiario, sit-in degli operai. E la ditta li sospende

Redazione

Regione - Piana degli Albanesi

Senza stipendi, assicurazione e vestiario, sit-in degli operai. E la ditta li sospende
Il sindaco Petta: "Protesta legittima, ma non si può sospendere il servizio"

05 Maggio 2019 - 10:48

E’ una storia complesa, difficile, che sicuramente si trascinerà per mesi. Un dato certo: i dipendenti del servizio di raccolta rifiuti del comune di Piana degli Albanesi sono fermi. A casa. Sospesi. Passo indietro. Lo scorso 2 maggio, gli operatori in servizio con la Cogesi, appartenenti alla Cgil, si sono recati al comune, in forma di protesta simbolica, per chiedere il pagamento degli stipendi arretatrati (tre mesi di emolumenti), le motivazioni dell’omessa denuncia all’Inail per infortunio di tre operatori, visionare i documenti dei mezzi con cui effettuano la raccolta, la mancanza di versamenti dei contributi da parte della ditta dei contributi Inps, la mancanza del versamento degli assegni familiari ai dipendenti e la mancanza degli indumenti e dispositivi minimi di sicurezza.

Argomenti importanti e spinosi. Il giorno dopo il confronto si spostava all’interno dell’isola ecologica, con il titolare della Cogesi che, a quanto raccontano i dipendenti poi denunciato ai Carabinieri, “con fare minaccioso inveiva contro gli operatori nel tentativo di intimorirci e farci desistere dalla nostra legittima protesta”. La situazione è presto degenerata e sono arrivati sul posto sia Carabinieri che Polizia Municipale. Tutto è stato poi regolarmente denunciato alle Forza del’Ordine. I Carabinieri, sarebbero andati anche presso il comune per acquisire dei documenti.

E si arriva a ieri, quando i lavoratori sono stati lasciati fuori dai cancelli dal titolare della ditta che comunicava di averli sospesi dal servizio per i fatti accaduti. “Mi metto nei panni di quei lavoratori e delle loro famiglie, che ho sempre difeso a prescindere dalle stagioni della politica e dai sindaci che si sono susseguiti- dice il presidente del consiglio comunale Alberto Petta – In compenso la situazione odierna è più facile di quella del 2014. Oggi dipende solo dal Comune che essendo titolare del servizio ha tutti gli strumenti per risolvere l’accaduto. Auspico che non ci siano divisioni e che tutti insieme si lavori per risolvere il problema reintegrando i dipendenti e garantendo loro le tutele che la normativa prevede per i lavoratori di questo comparto”.

Sin da subito il sindaco Rosario Petta, pur non essendo fisicamente in comune, si è mosso per tentare di risolvere la questione. Intanto avviando un’indagine interna per cercare di capire meglio la questione. Il rapporto di gestione del servizio di raccolta rifiuti intercorre tra il comune e la Cogesi; mentre quello lavorativo tra la Cogesi stessa e i lavoratori. “Avevamo già ricevuto delle lamentele – dice il sindaco – Le loro segnalazioni sono state trasmesse sia alla ditta che all’organizzazione sindacale dei dipendenti. Giorno 3 maggio hanno deciso di sospendere l’attività lavorativa. Pur condividendone le ragioni, è inaccettabile la sospensione del servizio. Questo non è successo anche grazie ai tre dipendenti rimasti in servizio che hanno deciso di non aderire alle legittime manifestazioni. Abbiamo già chiesto alla ditta opportune motivazioni sulla sospensione operata nei confronti dei lavoratori, in attesa di loro comunicazioni, per principio e per onor di diritto di ciascun lavoratore, siamo al loro fianco e confidiamo in una risoluzione immediata della problematica”.

Ma adesso c’è l’urgenza di poter grantire il servizio a Piana. “I pagamenti della ditta sono stati effettuati fino al mese di Febbraio, per cui sono ancora da saldare due mensilità – spiega il sindaco – I lavoratori si sono incontrati con l’assessore Simona Scalia impegnata con gli uffici e gli organi preposti per le prassi del caso”.

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