Offese e minacce al Presidente Mattarella: la Procura di Palermo apre un fascicolo

Redazione

Palermo

Offese e minacce al Presidente Mattarella: la Procura di Palermo apre un fascicolo

29 Maggio 2018 - 18:16

La decisione dopo la pubblicazione nelle ultime ore su alcuni social network di offese nei confronti del Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella. La Procura di Palermo ha aperto un fascicolo per offese e vilipendio. I pm Marzia Sabella e Gery Ferrara, ipotizzano il reato di attentato alla libertà del Presidente, offesa all’onore a e al prestigio del presidente della Repubblica. Reati puniti fino a 15 anni di reclusione. Non si esclude l’ipotesi di istigazione a delinquere. Infatti alcuni post fanno riferimento alla morte del fratello di Mattarella, Piersanti, ex presidente della Regione ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980.

L’inchiesta è stata delegata alla Digos, che sta cercando di accertare se i nomi degli autori dei post Facebook e Twitter incriminati corrispondano a persone vere o siano dei fake. In esame al momento ci sono gli scritti di tre palermitani. Tutti hanno postato messaggi che facevao riferimento all’uccisione del fratello di Mattarella. Il Capo dello Stato è finito nella bufera dopo il “no” alla nomina di Paolo Savona a ministro dell’Economia con il conseguente fallimento di un ipotetico governo Lega-M5S. M5S e Fdi hanno chiesto l’impeachment, mentre Salvini ancora non si è pronunciato.

“Il fatto che al coro della destra italiana – afferma il sindaco Leoluca Orlando – si stiano unendo in queste ore nell’insulto al Presidente Mattarella e all’Italia personaggi del calibro di Steve Bannon, Marine Le Pen e Nigel Farage, la dice lunga su cosa stava e stia davvero avvenendo. La destra più violenta, razzista, xenofoba e guerrafondaia si è unita per proseguire il proprio attacco ai sistemi democratici in Europa. Se non stupisce la posizione della destra leghista, lascia perplessi la facilità con cui anche il Movimento 5 Stelle si sia subito omologato, silenziando quelle voci e quelle storie che nulla hanno a che vedere con chi non nasconde le proprie simpatie fasciste e naziste. La scompostezza e violenza delle posizioni assunte dai rappresentanti del partito a 5 stelle è augurabile – per i suoi tanti elettori antifascisti e non xenofobi – che siano soltanto l’ennesima conferma di ingenuità e frutto della tardiva comprensione di essere caduti in una trappola. Al di là della ovvia considerazione che il Presidente Mattarella ha agito e sta agendo nel pieno rispetto della nostra Carta Costituzionale, ed in particolare delle proprie prerogative e dell’articolo 92, non si può non sottolineare che egli sta compiendo quanto di più alto è richiesto ad un Presidente della Repubblica: tutelare i valori ed il sistema democratico fondanti della nostra Repubblica, da qualsiasi attacco interno o esterno che sia”.

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