A Palermo una cerimonia ricorda Piersanti Mattarella. E dopo 38 anni si riaprono le indagini

Redazione

Palermo

A Palermo una cerimonia ricorda Piersanti Mattarella. E dopo 38 anni si riaprono le indagini

06 Gennaio 2018 - 12:40

Si è tenuta questa mattina in via Libertà la commemorazione di Piersanti Mattarella, nel 38° anniversario della sua uccisione. Davanti la lapide che ricorda il sacrificio del presidente della Regione Siciliana, sono state apposte delle corone di fiori. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, i figli Maria e Bernardo Mattarella, il presidente del Senato Pietro Grasso, il presidente della Regione Nello Musumeci, il sindaco Leoluca Orlando, il prefetto Antonella De Miro, l’assessore all’economia Gaetano Armao, i deputati regionali Giuseppe Lupo e Riccardo Savona oltre alle più alte cariche militari.

“A distanza di tantissimi anni – ha detto il sindaco Orlando – la figura di Piersanti Mattarella appare sempre più come quella di un profeta della possibilità di fare politica in Sicilia a servizio della comunità e contro l’illegalità. Piersanti ha dimostrato di essere uno straordinario uomo ed uno straordinario politico con una visione delle istituzioni e del loro ruolo nella società molto più moderna ed innovativa rispetto a quella dei tempi in cui ha vissuto, in cui era “normale” che lo Stato avesse il volto della mafia e la mafia il volto dello Stato. Non stupisce che a quella politica rivoluzionaria sul piano etico e sul piano materiale abbiano risposto in modo violento e coordinato la mafia e l’eversione neofascista. Un motivo in più per proseguire nel suo impegno e per chiedere che sulla sua morte sia fatta luce e giustizia”.

“La figura di Piersanti Mattarella rappresenta una risorsa preziosa di buona politica e impegno antimafia. Il suo assassinio è una ferita ancora aperta per la nostra democrazia”, sono le parole del senatore Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia -. Sono passati tanti anni – aggiunge – ma la sua storia e il suo insegnamento sono attualissimi. Sono un programma ideale e politico aperto del cammino che dovremmo fare, soprattutto in questi perigliosi momenti della vita politica siciliana e nazionale”.

“È una ferita ancora aperta – continua Lumia – perché non ci si può rassegnare alla verità giudiziaria fin qui raggiunta. Ha fatto bene la Procura di Palermo, guidata da Lo Voi, a riaprire il caso. Mafia, politica, affari, apparati e trame nere hanno fatto capolino intorno a questo omicidio che ha segnato la storia della Sicilia. Non si è mai riusciti ad avere un quadro chiaro – spiega il senatore del Pd – nonostante i racconti di decine e decine di collaboratori, proprio perché intorno alla scelta di uccidere Mattarella avranno giocato soggetti diversi con interessi convergenti. Scavare, riprendere il filo del cammino – conclude – è un impegno a cui non bisogna rinunciare. È stato fatto un buon lavoro in Parlamento sul caso Moro, bisognerebbe nella prossima legislatura fare lo stesso su quello di Piersanti Mattarella, perchè il rilievo del suo assassinio non è solo siciliano ma nazionale”.

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