Il buio di Monreale

Redazione

Cronaca

Il buio di Monreale
Furti di rame, impianti vecchi, furti in aumento: e i residenti adesso hanno paura

23 Aprile 2016 - 12:41

Tramonta il sole, si accendono le luci. A Monreale, però, questo non succede ovunque. Già perché la cittadina normanna è sempre più avvolta nelle tenebre. La causa? Guasti, impianti vetusti, mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria e i furti dei cavi di rame che disattivano l’impianto.

In tutto questo, però, sono trascorsi quasi due anni da quando l’amministrazione Capizzi si è insediata e la situazione, almeno dal punto di vista dell’impiantistica di illuminazione pubblica non è cambiata. Anzi…

Lo scorso anno un mini intervento da 40 mila euro. Quest’anno si va verso la stessa soluzione: un intervento tampone, un cambio di qualche lampadina, una sostituzione di interruttore. E via. Lo scorso anno avvenne a ridosso della festa. Quest’anno, forse, poco dopo. Insomma il problema è grave, anzi gravissimo. Ma non c’è una strategia per tentare di risolverlo. Dobbiamo andare indietro a due legislature fa. Sindaco Toti Gullo, assessore Giuseppe Magnolia. I due si inventano un contratto con la Gemmo: un successo. Impianti moderni, luci a risparmio energetico (all’epoca non era facile trovarle altrove), manutenzione garantita, un numero gratuito dedicato ai clienti. Insomma, funzionava tutto. Finché si pagava.

Già perché poi l’amministrazione successiva, quella di Filippo Di Matteo non pagò più le bollette. Piano piano gli impianti furono spenti. Poi il buio. Nel settembre 2013 l’ex assessore Mimmo Vittorino, oggi consigliere comunale, dichiarava che entro quello stesso inverno sarebbe stata trovata una ditta che avrebbe riportato la luce a Monreale. Non si è mai verificato. La situazione è precipitata rapidamente. Piano piano i segni del tempo e i ladri hanno fatto il resto. Buio dappertutto.

Le periferie, soprattutto, con il caso di via Spartiviolo spenta per oltre un anno e mezzo e riaccesa solo grazie all’intervento dell’assessore Nicola Taibi che fece fare un “miracolo” agli elettricisti comunali per riaccendere qualche lampione e garantire un minimo di sicurezza ai residenti della zona. La situazione più pericolosa rimane la circonvallazione. Ormai il tratto di competenza del comune di Monreale è tutto al buio. E questa strada ha già fatto due vittime, due pedoni investiti proprio a causa della visibilità inesistente.

Qui, però, il comune c’entra poco: i ladri hanno rubato tutto. I danni sono spaventosi. Occorrerebbero quasi 200 mila euro per acquistare solo i materiali necessari a ripristinare l’impianto. Che in ogni caso sarebbe di nuovo vulnerabile ed esposto ai furti. Nel tempo lo stesso assessore Taibi, prima di essere sostituito dall’assessore Nadia Granà, stava studiando varie soluzioni. L’idea dei pali con il pannello solare era intrigante, ma il rapporto costi/benefici non era a favore del comune di Monreale, visto che sono impianti molti delicati e che necessitano di tanta manutenzione.

La vicenda adesso del buio di Monreale è sulla scrivania del Prefetto, che ha ricevuto tantissime segnalazioni. La questione ormai è di sicurezza pubblica. La circonvallazione è la strada più importante del comune e non può essere trascurata in questa maniera. Nel centro storico gli impianti mostrano il passare degli anni: ecco dunque interruttori che “saltano” con gli elettricisti che devono fare i “salti mortali” per ripristinare la luce nelle zone. Periferie in mano ai vandali, con i residenti che hanno paura a rientrare: è sufficiente fare un giro a Pezzingoli, a Strazzasiti, in via Linea Ferrata. Il buio regna sovrano. Ed è evidente del perché si sia registrato un aumento esponenziale dei furti proprio in queste zone.

Chiaro che bisogna fare qualcosa. Ed è chiaro che non si possono fare solo chiacchiere da bar. La situazione deve essere risolta. Gli interventi da 40 mila euro per sostituire delle lampadine, e questa è una nostra opinione, servono solo a sprecare denaro pubblico. Si pensi ad un maxi finanziamento: gli uffici preposti devono dare delle risposte ai cittadini. I modi ci sono. E poi si pensi ad una ditta a cui affidare il servizio. Non c’è più tempo. Due anni sono quasi passati. E Monreale è sempre più al buio…

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