Mondiali di mezza maratona a Cardiff, la parchitana Silvia La Barbera si ritira

Redazione

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Mondiali di mezza maratona a Cardiff, la parchitana Silvia La Barbera si ritira
Migliore tra le italiane, Veronica Inglese, che giunge sedicesima

28 Marzo 2016 - 09:30

La prima convocazione della parchitana Silvia La Barbera ai mondiali di mezza maratona di Cardiff è un po’ amara. La giovane atleta di Altofonte, infatti, poco dopo metà gara si è ritirata per qualche fastidio muscolare.

Poca Italia nei risultati. Veronica Inglese con 1h10:59 è la migliore europea ai Mondiali di mezza maratona di Cardiff. Vince Jechirchir in 1h07:41, fra gli uomini bis di Kamworor in 59:10, terzo Mo Farah.

La 25enne di Barletta dopo una gara coraggiosa conclude sedicesima, a 2 secondi dal record personale siglato nell’edizione iridata del 2014 (quando a Copenaghen fu 22esima). In chiave azzurra è 38° in 1h13:45 la rientrante Rosaria Console, seguita da Anna Incerti, oggi non nelle migliori condizioni, in 1h14:00. Le azzurre sono settime nella classifica a squadre dominata dal Kenya, che complessivamente vince 4 ori su 4.

In un contesto in cui le prime otto posizioni sono colonizzate dai due paesi africani, Veronica Inglese imposta una gara coraggiosa, sfruttando nei primi chilometri il traino delle leader della corsa. Quando le prime cambiano ritmo, rimane in sospeso fra il gruppetto di testa e le inseguitrici, soffrendo un po’ il forte vento. I suoi passaggi sono di 16:35 – 33:25 – 50:10 – 1h07:17, fino all’arrivo in 1h10:59 ancora in spinta, con un crono a due secondi dal PB siglato due anni fa ai Mondiali in Danimarca.

Rosaria Console, rientrante dalla maternità, è 38° in 1h13:45 mentre subito la pugliese arriva Anna Incerti (39° in 1h14:00), oggi appesantita da una forte nausea accusata fin dai primi chilometri. Con Laila Soufyane 48° in 1h15:05, e Silvia La Barbera ritirata poco dopo la metà gara, le azzurre sono settime nella classifica a squadre (3h38:44 la somma dei primi 3 tempi) dominata dal Kenya (3h22:59). Poi, come da tradizione, Etiopia (3h26:29) e Giappone (3h32:25).

“Sono molto felice, ho corso senza mai pensare al cronometro eppure ho sfiorato il mio record – dice Veronica Inglese -. Pensavo solo alla posizione, non è stata una gara facile perché c’era molto vento e sono rimasta molto esposta perchè nella seconda parte ho corso quasi sempre da sola. Sono soddisfatta anche di come ho interpretato la gara, senza paura. Ora penso già ai primi allenamenti per i 10.000 in pista, il mio obiettivo sono gli Europei di Amsterdam”.

“Male, è stata a tutti gli effetti una giornata no. Ho sofferto di una nausea fortissima fin dai primi chilometri, che mi metteva ko non appena provavo a forzare. Ho finito per la squadra e per la maglia azzurra” a fine gara le parole di Anna Incerti.

“Una gara durissima – ha detto Rorasia COnsole – per il vento e per il freddo. Ma ora, dopo l’operazione al tendine e la nascita di Davide, posso finalmente dire di essere sulla strada giusta. Sono indietro con la preparazione ma in crescita”.

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