Arriva l’ecotassa per i comuni che non raggiungono il 65 per cento di differenziata

Redazione

Regione

Arriva l’ecotassa per i comuni che non raggiungono il 65 per cento di differenziata
Un nuovo tributo che probabilmente ricadrà anche su Monreale. Premiati invece i comuni virtuosi

25 Febbraio 2016 - 14:39

Un nuovo tributo per quei Comuni che non raggiungeranno almeno il 65 per cento di raccolta differenziata. l’hanno chiamata “ecotassa”, ed è contenuta nella finanziaria in discussione in questi giorni all’Ars. Dovrebbe entrare in vigore a partire dal primo gennaio 2017 e sarà proporzionato alla percentuale di differenziata fatta nel Comune.

Più saranno i rifiuti conferiti in discarica e più alta sarà l’ecotassa da versare. Per essere calcolata, i dati saranno ricavati dalla dichiarazione annuale che i Comuni saranno tenuti a redigere e in mancanza di essa la Regione applicherà la misura massima della tassa.

Per i primi tre anni è prevista una decurtazione del 30 per cento del tributo per quei comuni che realizzeranno un incremento annuo di almeno il 10 per cento di raccolta differenziata, che diventerà del 40 per cento se l’incremento registrato dovesse salire al 15 per cento. Ai Comuni virtuosi, per il primo triennio, saranno anche riconosciute maggiori risorse.

Il gettito dell’ecotassa andrà a incrementare un apposito fondo. Il 50 per cento di esso sarà destinato ad attività finalizzate alla riduzione della produzione di rifiuti e all’incentivazione della raccolta differenziata esclusivamente presso i comuni che hanno usufruito della tariffa nella misura minima. Per promuovere il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti urbani e speciali, l’articolo approvato oggi prevede procedure di autorizzazione accelerate e semplificate per la realizzazione di impianti di trattamento per il riciclaggio. La Regione adotterà un iter amministrativo che permetterà la conclusione del procedimento entro e non oltre dodici mesi dal suo avvio. Gli Impianti però, non potranno successivamente essere autorizzati a trattare materiali diversi da quelli previsti originariamente.

Un nuovo tributo che probabilmente ricadrà anche su Monreale. Nel comune normano infatti, la percentuale di raccolta differenziata raggiunge un 7 per cento scarco.

“In Sicilia una tassa sui rifiuti la paghiamo già dal 1997. I comuni che portano in discarica pagano tutti un tributo. Lo scopo di questo articolo è quello di una rimodulazione – ha spiegato l’assessore all’Energia Vania Contrafatto -, in modo che i comuni che hanno raggiunto alti livelli di raccolta, possano pagare meno di quelli che la raccolta differenziata continuano a non farla. E’ un importante passo in avanti nella messa a regime del ciclo dei rifiuti”.

Una norma che ha fatto discutere. Anche tra gli stessi banchi della maggioranza. “Sono favorevole a una norma che incentivi la raccolta differenziata – ha affermato Mario Alloro del Pd -. Ma non si può ancora perdere del tempo: serve una vera riforma dei rifiuti. Riguardo a questa norma, magari si sarebbero potute rivedere un po’ le percentuali, visto che i Comuni sono già abbastanza tartassati”. Sulla stessa linea il pensiero di Pietro Alongi dell’Ncd, secondo cui “non si può scaricare sui sindaci il peso di una mancanza di programmazione generale sulla raccolta”.

“Pensare di poter raggiungere il 65 per cento di differenziata, quando il sistema non è a regime, è un errore che ricadrà sui cittadini – ha detto Bernadette Grasso, di Grande Sud -. La penalità porterebbe i Comuni a richiedere quei soldi ai cittadini”.

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Un commento a “Arriva l’ecotassa per i comuni che non raggiungono il 65 per cento di differenziata”

  1. Marcello ha detto:

    Speriamo che, finalmente, le cose possano davvero cambiare.Ma un Comune che preferisce risarcire i cittadini con migliaia di euro per danni arrecati dalla mancata manutenzione stradale, anziché spenderne di meno per farla ordinariamente, c’è da aspettarsi una sfilza di multe per il mancato obiettivo.

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