Sequestro carni a Palermo, Agrigento e Trapani: le macellerie coinvolte

Redazione

Palermo

Sequestro carni a Palermo, Agrigento e Trapani: le macellerie coinvolte
L'operazione dei Nas dei carabinieri, ha permesso il sequestro di 4 tonnellate di carne decomposta

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il NAS (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità) di Palermo, ha eseguito numerosi controlli alle macellerie delle province di Palermo, Agrigento e Trapani, rivenendo e sequestrando 4 tonnellate di carni, refrigerate e congelate, trattate con solfiti e nitrati per renderle di colore rosso vivo, tipico delle carni fresche appena macellate. Solfiti e nitrati sono additivi aggiunti agli alimenti per alterarne artificialmente la qualità, in particolare il colore delle carni, mascherando così il normale processo di putrefazione, utilizzati per contrastare e nascondere il normale processo di ossidazione che porta allo scurimento delle carni. I macellai, mettevano in vendita carni ormai vecchie e in decomposizione, presentandole come fresche grazie all’aggiunta di queste sostanze a base di anidride solforosa che rendevano il prodotto appetibile agli occhi del cliente. Le macellerie coinvolte nell’operazione dei carabinieri del Nas, si trovano a Palermo nelle vie Palmerino, Finocchiaro Aprile, Pipitone Federico, San Lorenzo, Giovanni Argento, Garcia Lorca. A Corleone, in contrada Santa Lucia, in via Francesco Crispi, a Partinico in Corso dei Mille. A Custonaci in via Purgatorio e via Ortigia, a Castelverde in via Umberto, a San Vito Lo Capo in via Savoia, a Valderice in via Sicilia, Ad Alcamo in via Bonifato. A Canicattì, in via Vanoni. "A conclusione delle operazioni – spiegavano i militari – sono stati denunciati 23 macellai nonchè il direttore commerciale ed il legale responsabile di un deposito di carni all’ingrosso di via Altofonte a Palermo".

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