Palermo, si finge poliziotto per fermare cliente e prostituta, denunciato un 33enne

Redazione

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Palermo, si finge poliziotto per fermare cliente e prostituta, denunciato un 33enne
La vittima scoperto il raggiro tenta di vendicarsi con un gruppo di familiari, salvato dall'arrivo di una "vera" volante

18 Gennaio 2016 - 00:00

In due distinte circostanze, ma sempre nel contesto di servizi antiprostituzione, disposti dal Questore ed attivati nei pressi della zona portuale cittadina, la polizia ha denunciato un uomo ed una donna. Ad entrare in azione, ieri sera, i poliziotti della squadra mobile, sezione “Criminalità straniera e prostituzione”. Inusuale la vicenda che ha portato i poliziotti a denunciare un 33enne dello “Sperone”. Gli agenti, durante la loro attività di perlustrazione dei luoghi della prostituzione cittadina, all’altezza della “Cala”, si sono imbattuti nel giovane, costretto a fronteggiare le rimostranze di alcuni coetanei. Attraverso le testimonianze dei numerosi personaggi che, a vario titolo, sono entrati a far parte della vicenda, i poliziotti hanno ricostruito il curioso quadro. L’uomo avrebbe stazionato nei pressi di un marciapiede della “Cala”, proprio in prossimità del luogo dal quale una cittadina marocchina offriva prestazioni sessuali agli automobilisti in transito. Notata la donna salire a bordo della vettura di un cliente, l’uomo si sarebbe attivato nel pedinamento del mezzo, fino a farne arrestare la marcia al conducente a distanza di pochi metri; a questo punto, l’importuno cittadino avrebbe compiuto una capolavoro di trasformismo, riuscendo a spacciarsi per un poliziotto della “Buoncostume”. Spendendo l'autorevole titolo, l’impostore avrebbe intimorito giovane cliente e prostituta, fino a far fuggire quest’ultima. La messinscena sarebbe stata condita anche da credibili movenze e ben simulati atteggiamenti quali presunti colloqui telefonici intrattenuti a gran voce con sale operative e richieste di ausilio di “volanti” della polizia. Per quanto ben fatta, la furfanteria non ha retto all’urto della perseveranza: la vittima ha nutrito i primi sospetti quando ha notato il finto poliziotto fotografargli la targa della vettura. L’impostore, fiutando aria di guai, ha così preferito battere in ritirata ma, a distanza di pochi minuti, è stato raggiunto dalla vittima, nel frattempo spalleggiata da una lunga teoria di familiari decisi a vendicare l’affronto del raggiro. Provvidenziale, in tal senso, l’arrivo dei poliziotti che hanno condotto in Questura l’impostore e lo hanno denunciato per il reato di usurpazione di funzioni pubbliche. A distanza di pochi minuti, gli agenti sono invece intervenuti sempre alla “Cala”, dove la presenza di una prostituta su marciapiede, in abiti succinti ed atteggiamenti esibizionistici, di fatto, ha prodotto sulla circolazione gli stessi effetti, ma notturni, che cantieri e ben noti restringimenti stradali producono, di giorno. File chilometriche, clacson all’impazzata ed improperi degli automobilisti intrappolati hanno imperversato per parecchi minuti. A scoprire perché, anche a quell’ora, il traffico fosse così “tentacolare” i poliziotti della squadra mobile: alla base dei rallentamenti la curiosità suscitata dalle nudità, esposte senza remore e pudori di sorta, dalla prostituta rumena. La donna è stata condotta in Questura e denunciata per atti osceni in luogo pubblico.

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