Il Monreale si gioca il tutto per tutto contro la capolista Akragas, ma senza tifosi

Michele Ferraro

Sport

Il Monreale si gioca il tutto per tutto contro la capolista Akragas, ma senza tifosi

18 Gennaio 2016 - 00:00

Domani il Monreale ospiterà la capolista Akragas in un incontro assolutamente decisivo per entrambe le compagini. Mentre gli ospiti, proprio al “Conca d'Oro” hanno la possibilità di staccare il biglietto per l'agognata serie D, il Monreale, dopo le buone prove delle ultime giornate, deve assolutamente andare alla ricerca dei 3 punti se vuole continuare a sperare in una salvezza, ancora difficile, ma certamente più vicina rispetto a un paio di mesi fa, quando tutto sembrava perduto. All'Akragas, ad onor del vero, potrebbe bastare anche un pareggio per festeggiare il salto di categoria, ciò se l'Atl. Campofranco non dovesse riuscire a vincere in casa contro il Riviera Marmi. Ma questi sono calcoli che all'11 di Tarantino non interessano, stavolta l'unico risultato utile per gli azzurri è la vittoria. E' richesta dunque una vera e propria prova di maturità: la partità più difficile nel momento più delicato della stagione. I tre punti potrebbero far scalare posizioni importanti lasciandosi dietro alcune dirette concorrenti mentre una sconfitta, pur non compromettendo nulla, ridurrebbe sensibilmente le quotazioni salvezza dei locali. Prima del Big match di domani abbiamo raggiunto il D.S. Natale Picano per una breve intervista.   Picano, Come crede che vada affrontata la capolista? Domani giocheremo per i tre punti. Chiaramente sarà il campo a dare il verdetto ma non possiamo concederci il lusso di temere l'avversario. Siamo con l'acqua alla gola e faremo di tutto per la vittoria. Una cosa è certa, l'Akragas domani si troverà di fronte un'avversario che venderà cara la pelle. Speriamo che il tempo sia clemente. Dopo le piogge di questi giorni il campo è ridotto ad una palude. Oltre al campo anche gli spalti potrebbere rappresentare un dato sfavorevole, infatti si attendono in massa tiosi agrigentini   Nelle ultime giornate pareggi importanti ma pochi punti. Secondo lei la salvezza è più vicina o più lontana rispetto a qualche settimane fa. Le devo dire la verità, fino a tre mesi fa pensavo che ormai eravamo spacciati, adesso stiamo facendo un miracolo e siamo molto vicini all'obiettivo. Abbiamo cambiato pelle a questa squadra affidandoci alla grinta di ragazzi umili con voglia di lottare che onorano la maglia partita dopo partia e ci stanno aiutando ad ottenere la salvezza. Con questo gruppo si può lavorare non solo per la salvezza di quest'anno ma per ricostruire un percorso importante nelle prossime stagioni.   In una recente intervista a Gol Sicilia ha parlato di un rapporto difficile con I tifosi. E' cambiato qualcosa dopo le ultime belle prestazioni? Purtroppo no. Il rapporto con I tifosi è vergognoso, non abbiamo il supporto di nessuno. Domani sarà come giocare ad Agrigento. Si attende una folla di ultrà e sostenitori della capolista ed abbiamo già ricevuto 10 richieste di accredito di giornalisti e televisioni agrigentine. Questo significa voler bene alla propria squadra. Noi non abbiamo mai chiesto niente a nessuno, né soldi né altro se non un minimo supporto morale che non è mai arrivato, salvo poi dover assistere alle continue richiste di ingresso gratuito da parte di sporadici avventori. In queste condizioni è normale che possano venire a mancare gli stimoli. Forse il problema è che la dirigenza è palermitana ma si dimentica ciò che conta di più e cioè che questa è l'unica squadra di una città importante. Monreale meriterebbe molto di più, ma la verità è che siamo soli.

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