Due tele del maestro Pippo Madè per la nuova stazione Uditore dei carabinieri

Redazione

Palermo

Due tele del maestro Pippo Madè per la nuova stazione Uditore dei carabinieri
Le riproduzioni sono state consegnate dall'associazione monrealese Festina Lente

18 Gennaio 2016 - 00:00

Alle 8.55 del 15 gennaio 1993, su segnalazione del collaboratore di giustizia Balduccio Di Maggio, l’auto del capo incontrastato della mafia, il corleonese Salvatore “Totò” Riina, guidata dall’autista Salvatore Biondino, venne bloccata, nei pressi del Motel Agip di Palermo, dai carabinieri guidati dal capitano Sergio De Caprio, al secolo “Ultimo”. Seguirono poi le perquisizioni che portarono alla villetta di via Bernini, che fu l’ultima abitazione del boss. Questa è situata all’interno di un agglomerato di villette eleganti, edificate dall’impresa di costruzioni Pecora. Oggi, completamente riadattata ed ubicata a pochi passi dall’altra confiscata e affidata all’ordine dei giornalisti, diverrà tra le più grandi e confortevoli stazioni dell’Arma d’Italia. I lavori di sistemazione sono già in corso e l’inaugurazione è già sta fissata per il prossimo 9 maggio, alla presenza del Comandante Generale dei Carabinieri, il Generale Tullio Del Sette e delle più alte cariche regionali e statali. La Stazione verrà intestata alla memoria dei carabinieri Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, rimasti uccisi nell’attentato che il 29 luglio del 1983, pose fine alla vita del procuratore Rocco Chinnini. L’autobomba, piazzata da Salvatore Madonia, su ordine dei fratelli Nino ed Ignazio Salvo, collocata all’interno di una Fiat 126, collocata davanti l’abitazione del magistrato in via Pipitone Federico, provocò anche la morte del portinaio Stefano Li Sacchi. Questa mattina, il comandante della stazione, il maresciallo Ciro Musto, accompagnato dal maresciallo Massimiliano Genovese, ha fatto visita al maestro Pippo Madè, che, tramite l’Associazione Culturale “Festina lente” di Monreale, presieduta dal figlio Rosario e, dalla moglie Claudia, ha consegnato due riproduzioni su tela pittorica, la prima raffigurante un paesaggio della Conca d’Oro, la seconda Pinocchio con i carabinieri, che verranno collocate nella sala d’attesa della nascente stazione.

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