Contenitore sospetto al pozzo, rubinetti a secco in mezza Monreale

Redazione

Cronaca

Contenitore sospetto al pozzo, rubinetti a secco in mezza Monreale
Avviate le procedure di sterilizzazione. Ma del liquido contenuto nella latta non si sa niente

18 Gennaio 2016 - 00:00

Amara sorpresa ieri pomeriggio per gli operai dell’acquedotto comunale che sono andati al pozzo che si trova in via Pietro Novelli, poco dopo la fontana del Crocifisso. Erano andati lì per aumentare la distribuzione dell’acqua in città, vista la Festa. Ma, con loro sorpresa, hanno trovato la porta aperta. All’interno nessuno. Ma solo una latta con un liquido non ben identificato. Si parla di un solvente. Subito sono stati avvisati i carabinieri ed immediatamente l’erogazione dell’acqua è stata sospesa per la zona di Monreale che viene servita dal pozzo (come via Venero, via Aldo Moro, la Circonvallazione ed Aquino, solo per citarne alcune). I carabinieri hanno prelevato dell’acqua e sequestrato il contenitore che sarà successivamente analizzato. Ma a questo punto, le procedure di bonifica del pozzo diventano un po’, a nostro modo di vedere, superficiali. Viene deciso di svuotare interamente il pozzo che contiene oltre un milione e mezzo di litri di acqua. Ci dicono che un’analisi chimica avrebbe richiesto troppo tempo. Una decisione, a nostro modo di vedere che non tiene conto delle più semplici norme di sicurezza per l’ambiente e per i cittadini. La latta, quasi sicuramente, è stata lasciata lì per creare disagio. E se non fosse così? E se nel pozzo fosse stata davvero gettata una sostanza inquinante? I tecnici al lavoro in queste ore notturne ci hanno riferito di non essere preoccupati: troppa l’acqua da inquinare, nessun odore e improbabile il possesso di inquinanti pericolosi. I pozzi possono essere inquinati da arsenico, benzene, mercurio, ma anche ferro, piombo o rame, solo per citare gli elementi più diffusi in questi casi ed agli onori delle cronache. Ma, secondo noi, l’amministrazione avrebbe dovuto agire in maniera diversa. Appare palese, sempre a nostro modo di vedere, la violazione del decreto legislativo numero 152/2006, meglio conosciuto come Codice dell’Ambiente o Decreto Ronchi. Ci sono delle procedure severissime da seguire in questi casi. Il Comune non ne ha seguita nemmeno una. In barba alla sicurezza dei cittadini. Come detto e senza voler creare nessun allarmismo, il pozzo è stato completamente svuotato. Un fiume si è dipanato lungo la circonvallazione, invadendo terreni e le stradine circostanti. Anche qui, decisione discutibile. Gli operai hanno aggiunto una quantità “mostruosa” di cloro per sanificare l’ambiente. Dopo verrà effettuata un’ulteriore procedura di lavaggio, prima di riempire di nuovo il pozzo. La situazione dovrebbe tornare alla normalità il 2 maggio.  Ma come detto, molte cose non tornano. Chi aveva le chiavi? Ci dicono che queste chiavi sono in possesso di vari soggetti, tra tecnici dell’acquedotto, polizia municipale, protezione civile ed “altre persone” non meglio identificate. Quando è stata depositata la latta? Gli operai, dopo la visita in mattinata, sono tornati al pozzo nel tardo pomeriggio. L’inquinatore, dunque, avrebbe avuto tutto il tempo di agire indisturbato. E se l’acqua, dopo le analisi, risultasse davvero inquinata, molti monrealesi avranno cucinato utilizzando un liquido potenzialmente tossico. Comunicazione totalmente assente. Noi non siamo stati avvisati di questo problema. E nemmeno la gran parte dei monrealesi. In questi casi, forse, sarebbe opportuna una comunicazione più efficace, utilizzando tutti gli strumenti possibili, come giornali, social network e siti istituzionali. Nelle prossime ore la situazione tornerà come detto alla normalità. Un nuovo lucchetto è stato applicato alla porta e le chiavi in circolazione, in questo momento sono solo tre. I carabinieri faranno analizzare l’acqua che dovrebbe risultare priva di pericoli. Ma questa notte movimentata al pozzo ci lascia parecchie perplessità. Per domani non utilizzate l’acqua. Sabato l’erogazione ricomincerà normale. Disagi per chi vive nelle periferie e nelle zone alte di Monreale. Qui la situazione potrebbe tornare normale solo domenica.

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