Altro sbarco a Palermo, 548 migranti arrivati con la nave Vega. Una parte trasferita a Monreale

Redazione

Cronaca

Altro sbarco a Palermo, 548 migranti arrivati con la nave Vega. Una parte trasferita a Monreale
Tra i profughi anche 130 minori non accompagnati

18 Gennaio 2016 - 00:00

E' giunta al porto di Palermo la nave Vega con a bordo 548 migranti, soccorsi nel canale di Sicilia. Tra i profughi anche 130 minori non accompagnati. A coordinare la macchina dell'accoglienza come sempre Prefettura, con personale del Comune, medici dell'Asp, Caritas e Croce Rossa. Il comune si occuperà dei bambini sbarcati da soli. "Strutture piene – ha detto il prefetto di Palermo Francesca Cannizzo – fino a questo momento non sappiamo ancora dove sistemare i 130 minori non accompagnati sbarcati. Ma sono certa che entro questa sera riusciremo a trovare una sistemazione e i ragazzi avranno un letto su cui dormire". "Da ieri sera, da quando abbiamo appreso dell'arrivo dei 130 minori – continua il prefetto – non ci siamo fermati un attimo per cercare una sistemazione per i minori. Stiamo contattando tutte le strutture, sia nella provincia di Palermo che in Sicilia ma anche nel resto d'Italia per trovare delle strutture disponibili. Al momento non abbiamo ancora trovato delle strutture per potere sistemare tutti i 130 minori. La competenza è del Comune di Palermo ma stiamo lavorando in forte sinergia con l'assessore al ramo Agnese Ciulla. Tutti ci stiamo adoperando per trovare una soluzione. Stiamo cercando insieme di trovare una soluzione – conclude il prefetto – per trovare una soluzione ad una problematica evidente. Purtroppo tutte le strutture in zona sono colme e, come tutti sappiamo le strutture per i minori sono diverse da quelle per gli adulti, proprio perché il minore ha una tutela maggiore. Comunque, sono fiduciosa e penso che entro questa sera riusciremo a trovare dei posti disponibili". "L'accoglienza è un dovere – ha dichiarato il Cardinale Paolo Romeo – sono qui per stare accanto alle tante persone che si adoperano per rendere più umano questo sbarco. Noi come Chiesa – dice – non possiamo non accogliere i pellegrini. Noi alle persone che bussano – aggiunge – non andiamo a chiedere quale è il loro Stato. Queste persone sradicate dalla loro cultura, dalla loro terra portano profondamente questa cicatrice. Quando si sentono i loro racconti, sono momenti dolorosi. Dobbiamo fare di tutto perché rimangano nelle loro terre. Il problema degli interventi – sottolinea – è molto complesso. Bisogna creare sviluppo. Noi li accogliamo, ma nessuno di questi migranti vuole restare qui, in Sicilia", ha concluso il Cardinale. Una piccola parte dei migranti sbarcati al porto con la nave Vega, verranno trasferiti anche a Monreale, probabilmente al centro d'accoglienza di Giacalone. (FOTO IGOR PETYX)

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