Monreale, occupazione “lampo” al Basile: è già tutto finito

Maria Rosaria Bonanno

Cronaca

Monreale, occupazione “lampo” al Basile: è già tutto finito
Tensione fra gli studenti che volevano entrare. Occupato l’istituto D’Aleo

19 Novembre 2015 - 11:29

Momenti di tensione stamattina presso il liceo Basile di Monreale poiché durante l’orario di inizio delle lezioni gli alunni in occupazione hanno tentato di impedire l’accesso alla scuola a docenti e alunni che volevano entrare a fare lezione poi, anche con la mediazione dei Carabinieri, chiamati dalla preside Concetta Giannino hanno spostato i banchi e permesso agli alunni “dissociati” l’ingresso in istituto, ma la situazione non si è risolta del tutto e si sono creati gli inevitabili schieramenti.

Da un lato alcuni docenti, fra i quali Antonino Pinizzotto, che ha detto: “Ho semplicemente esortato i ragazzi che volevano entrare a riprendersi la scuola, nonostante alcuni banchi posti appositamente ad ostruire l’accesso alle scale”. Più duri invece i toni di Maria Picicuto, accusata di avere intimidito gli alunni “perché – ha spiegato – dopo avere rilevato che tutte le mie classi erano presenti, non ho potuto fare lezione, come molti altri colleghi, visto che il secondo piano del plesso è stato chiuso con delle catene e i locali del primo piano e di piano terra non sono sufficienti a contenere classi di trenta alunni”.  Di diverso parere ovviamente gli alunni del liceo scientifico i cui portavoce hanno riferito invece che “non c’è più la maggioranza degli alunni favorevole all’occupazione perché i professori hanno minacciato ritorsioni sui compiti e sulla didattica”, lamentando inoltre che, “pur avendo cercato dei compromessi questi non sono stati accolti, nonostante la lotta sia proprio a favore dei docenti contrari alla legge 107”.

Un po’ più articolate le argomentazioni proposte dagli alunni del liceo classico i quali, tramite Roberta Spinnato, hanno ancora ribadito che “si insiste perché non si trovano corretti alcuni punti della legge 107 e in particolare la nomina diretta dei docenti da parte dei presidi, il bonus premiale, i progetti che non si possono realizzare per mancanza di fondi al Fis, il piano triennale dell’offerta formativa in mano ai presidi e la scarsa attenzione al potenziamento della cultura all’interno dell’alternanza scuola-lavoro nei licei, tempo che non tutti gli alunni possono espletare durante il periodo estivo perché già impegnati a lavorare privatamente e con retribuzione per rendersi un po’ indipendenti economicamente dalle famiglie”.

Riguardo i finanziamenti si ribadisce infine che la scuola, anche lo stesso Basile, avrebbe bisogno di interventi strutturali per sanare le criticità presenti e rendere più “attraente”, oltre che sicura, la scuola a coloro che vorranno iscriversi al liceo classico o scientifico, così da non rischiare una eventuale chiusura della scuola in futuro, motivo per il quale la protesta, se attuata insieme alle altre, può essere ascoltata con maggiore attenzione.

Una controproposta arriva dall’altro rappresentante d’Istituto, Vincenzo D’Amico, il quale ha accolto la proposta della preside relativa alla settimana dello studente, e cioè una settimana di sospensione delle lezioni autogestita dagli alunni con altre attività, ed ha addirittura rilanciato chiedendo un’altra settimana, a partire dai primi di Dicembre, durante la quale si svolgeranno attività sportive, musicali, e iniziative culturali varie e ha cominciato a raccogliere le firme degli alunni per ottenere la maggioranza dei consensi, che si prevede dovrebbe ottenere alla luce della evidente disgregazione di questi ultimi nell’ultimo periodo della mattinata.

Al momento il liceo Basile è stato disoccupato, mentre risulta occupato il liceo D’Aleo.

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