Monteirreale, il “miracolo” prima delle elezioni

Sergio Calderaro

Dal paese di Frodo

Monteirreale, il “miracolo” prima delle elezioni
Un antico scritto rivela un caso eccezionale. Continua il racconto di Sergio Calderaro di questa cittadina del Sud

15 Maggio 2014 - 12:00

Continua la nostra serie dedicata a Monteirreale, una cittadina del Sud raccontata dal monrealese Sergio Calderaro. Anche in questo Comune è tempo di elezioni… Ed è qui che avviene un miracolo. Almeno secondo quanto raccontano degli antichi libri trovati per caso… Buona lettura

Fra i vari scritti che il professore Talpa ha ritrovato negli archivi, in una sezione un po’ trascurata, su uno scaffale posto un po’ più in alto degli altri, sistemato in una raccolta di parabole assieme a tante altre, eccone uno di cui però non ho afferrato in pieno il senso. Il Professore, come sapete, è molto bravo, ma a volte non riesce a tradurre fedelmente termini i cui significati si sono persi nel tempo e nell’ oblio. Eccolo comunque, come lui me lo ha dato, dopo averlo sommariamente tradotto dal linguaggio parareligioso ed ermetico del  “libretto delle parabole”.

La moltiplicazione degli Eletti

Era il tempo prima delle consuete elezioni  (?) e il portavoce (Maestro) e il Fido (garante) erano assisi sotto il loro inseparabile gazebo. Avevano diverse ceste di pane e diversi quintali di pesce che provvidamente avevano preparato in previsione della grande folla che ancora non si era appalesata. Era infatti abitudine del maestro e del suo fedele discepolo allestire grandi pranzi luculliani per saziare la grande fame oltre che di conoscenza anche di cibo dei loro adepti. Nel frattempo un discepolo un po’ più attento e riflessivo degli altri disse: “ma, Maestro come facciamo a sbarazzarci di tutto questo pane e di tutto questo pesce visto che siamo solo in sette e degli altri non c’è più nessuno”?

Rifletteva fra sé il Maestro : “Non è per caso che abbiamo esagerato nell’allontanare tutte quelle persone, che, forse, potevano darci una mano a diffondere il Verbo ed a sbarazzarci di tutto questo mangiare?”. Poi Il Maestro guardò nel tablet che teneva sempre in mano e, come colpito da una subitanea illuminazione, col solito suo fare calmo e sereno li rassicurò tutti e disse: “preparate i piatti compostabili che cominceremo a distribuire il cibo a tutti quelli che lo vorranno e non preoccupatevi”. Appena pronunziate queste parole una folla cominciò ad intravedersi da uno scorcio lontano della piazza ed una autentica marea di persone, come mai si era vista nei mesi precedenti, in brevissimo tempo cominciò ad avvicinarsi al gazebo e si apprestò a godere dell’ abbondanza di tutto quel cibo. Pare che a mangiare fossero più di cinquemila persone comprese le donne che per tutto quel tempo non si erano mai viste. Fu quello chiamato il miracolo della moltiplicazione degli attivisti/e e dei candidati/e  a pochi giorni dalle elezioni (?).

(Continua…)

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