Palermo non dimentica Libero Grassi: simbolo della lotta alla mafia

Redazione

Palermo - L'anniversario

Palermo non dimentica Libero Grassi: simbolo della lotta alla mafia
Alle 7,45, ora esatta dell'omicidio, si è svolta la commemorazione in via Alfieri, luogo del delitto

29 Agosto 2020 - 14:35

Il 29 agosto del 1991 la mafia assassinava Libero Grassi, il coraggioso imprenditore che si era ribellato a Cosa Nostra rendendosi protagonista di una battaglia a difesa delle imprese e contro il racket delle estorsioni. A distanza di 29 anni Palermo continua a ricordarlo e lo fa attraverso un ciclo di iniziative promosso dagli stessi familiari e da Addiopizzo.

Alle 7,45, ora esatta dell’omicidio, si è svolta la commemorazione in via Alfieri, luogo del delitto, alla presenza delle istituzioni. La vernice rosso sangue è lì a ricordare la pozza in cui fu ritrovato Libero Grassi. É Alice Grassi, con il fratello Davide, a spruzzare con la bomboletta spray per rinfrescare il sangue versato dal padre, a perenne monito dei palermitani e non solo. Un rito – la vernice rossa e il cartello bianco con una scritta nera – che ripetono ogni anno alle 7.48, luogo dell’omicidio.

“Il 29 agosto 1991 qui è stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia – si legge – dall’omertà dell’associazione degli industriali, dall’indifferenza dei partiti, dall’assenza dello Stato”. Presenti, tra gli altri il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, il questore Renato Cortese, i vertici di carabinieri e guardia di finanza, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, l’assessore regionale Toto Cordaro, il deputato regionale Antonello Cracolici, Alessandro Albanese di Confindustria, i ragazzi e gli attivisti di AddioPizzo, Tano Grasso, presidente onorario del Fai.

E questa mattina è stato firmato il protocollo tra il comune di Palermo e l’associazione “Parco Libero”, dedicato all’imprenditore. “É un regalo per mio padre e mia madre, un sogno che spero finalmente di potere realizzare”, ha detto Alice, figlia dell’imprenditore che ha sottoscritto l’accordo con il sindaco Orlando, in via Alfieri. Un “parco Libero” pensato e voluto dalla famiglia e da un gruppo di professionisti e cittadini, in una area degnata di Palermo, nella borgata di Acqua dei corsari. “L’area è stata intitolata a mio padre nel 2013 ma si è scoperto che è inquinata e serve una bonifica. Siamo un’associazione di volontariato, non abbiamo contributi pubblici ma stiamo organizzando un workshop per mettere a disposizione un progetto esecutivo”.

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