Droga per la movida della Vucciria all’ombra della mafia: 10 misure cautelari

Redazione

Palermo - L'operazione tra Palermo e Lanciano

Droga per la movida della Vucciria all’ombra della mafia: 10 misure cautelari
Al vertice del sodalizio personaggi contigui al mandamento mafioso di Porta Nuova

23 Gennaio 2024 - 09:59

I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito nel capoluogo siciliano e Lanciano un’ordinanza, emessa dal gip di Palermo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 10 persone, indagate a vario titolo per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e spaccio. Otto sono finiti in carcere, uno ai domiciliari e per un altro è stato disposto l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Le indagini, che costituiscono il proseguimento dell’operazione “Porta dei Greci” dell’aprile 2022, hanno interessato l’area del centro storico cittadino della “Vucciria”, ricadente nel mandamento mafioso di Porta Nuova. Le indagini, spiegano gli investigatori dell’Arma, hanno consentito di acquisire un grave quadro indiziario a carico degli indagati circa l’esistenza di un’associazione per delinquere dedita al traffico e allo spaccio di crack e cocaina.

Le indagini hanno consentito di documentare come al vertice del sodalizio vi fossero persone contigui al mandamento mafioso di Porta Nuova, che si occupavano di importare a Palermo, tramite diversificati canali di rifornimento, partite di narcotici da immettere nelle piazze di spaccio del quartiere; registrare l’intensa e quotidiana attività di spaccio di droga che veniva indicata come “macchina” o “birra” – svolta nel cuore della movida palermitana. La droga veniva venduta mediante la predisposizione di turni di lavoro, il controllo monopolistico delle piazze di spaccio e, persino, con l’utilizzo di un unico dispositivo telefonico nella disponibilità dei vari pusher. Numerosissime le cessioni di droga, riscontrate anche con 3 arresti in flagranza e con il contestuale sequestro di crack e cocaina registrate dai militari che hanno anche individuato e smantellato diverse basi logistiche destinate all’occultamento e alla suddivisione in dosi delle sostanze stupefacenti.

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