Palermo

Non si piegò alle richieste dei boss: 41 anni fa l’omicidio di Paolo Giaccone

In occasione del 41esimo anniversario dell’omicidio di Paolo Giaccone, il professore ordinario di Medicina legale brutalmente assassinato dalla mafia per il suo “no” alla modifica di una perizia. Il medico legale, a cui è intitolato il Policlinico di Palermo, è stato commemorato questa mattina nel corso di una cerimonia che si è tenuta presso l’Azienda ospedaliera universitaria, nell’area antistante il cippo eretto in sua memoria, di fronte l’istituto di Medicina legale di cui fu direttore e dove fu ucciso. A ricordare Giaccone e il suo esempio di rettitudine e integrità morale, il sindaco Roberto Lagalla, il Magnifico Rettore, Massimo Midiri, il presidente della Scuola di Medicina, Marcello Ciaccio, il Commissario dell’Aoup, Maurizio Montalbano e autorità accademiche, sanitarie, militari e civili.

“A quarantuno anni dalla scomparsa, resta vivo il ricordo della figura di Paolo Giaccone, medico che ha sempre portato avanti il proprio mestiere con grande senso del dovere e che, davanti alla minaccia mafiosa, ha scelto la via del coraggio e della rettitudine. Per questa ragione, la sua condotta morale resta una significativa testimonianza di integrità e onestà intellettuale da trasferire alle giovani generazioni”, le parole del sindaco Lagalla.

“Paolo Giaccone – ha detto il Commissario del Policlinico Maurizio Montalbano – rappresenta un punto di riferimento straordinario e importante della società civile che non si piega a compromessi di alcun tipo nello svolgimento della propria attività. Tutti i delitti di mafia sono esecrabili, ma l’omicidio di un professionista, di un professore di medicina legale incaricato di una perizia, non un magistrato o un appartenente alle forze dell’ordine, assume connotazioni peggiori. Giaccone, ‘civil servant’ che ha posto la sua competenza e la sua professionalità al servizio della collettività, è un esempio di grandissimo valore etico. Un uomo divenuto eroe per la sua correttezza e onestà intellettuale”.

Share
Published by