Gli incendi a Monreale e San Martino, le immagini dall’alto sono choc

Redazione

Cronaca - Danni per milioni di euro

Gli incendi a Monreale e San Martino, le immagini dall’alto sono choc
Per il Wwf Sicilia Occidentale ora la magistratura deve fare qualcosa

07 Agosto 2023 - 14:48

Uno sfregio. Così ha definito gli incendi il gruppo del Wwf Sicilia occidentale che, in collaborazione con l’Aeroclub di Palermo – Boccadifalco ha realizzato un volo sui territori devastati dagli incendi dello scorso fine luglio. Le immagini sono tristi e desolanti e mostrano tutta la furia distruttiva del fuoco che non ha risparmiato quasi nulla. “Ci siamo limitati a sorvolare le alture della Conca d’Oro – si lege in una nota del Wwf Sicilia Occidenta – Si è salvato, ovviamente si fa per dire, solo monte Pellegrino. Tutto il resto è andato in fumo”. E a leggere i numeri degli ettari percorsi dal fuoco si resta senza parole. Gli incendi più gravi sono stati sette. In totale sono andati in fumo 6.070 di ettari di territorio. In particolare: Gallo 594 ettari, Billiemi 1.789 ettari, Cuccio portella Sant’Anna 1.203 ettari, Caputo Castellaccio 499 ettari, Moarda 461 ettari, Orecchiuta 955 ettari e Grifone 569 ettari. (L’ARTICOLO CONTINUA DOPO IL VIDEO)

“La concomitanza dei tempi di accensione nelle ore serali, la scelta di giornate con condizioni ambientali particolarmente favorevoli alla propagazione dei roghi e la perfetta conoscenza dei luoghi, lasciano presupporre una organizzazione capillare da parte di professionisti, termine che purtroppo possiamo ritenere appropriato, nella specificità del caso, nel nostro contesto siciliano – proseguono gli attivisti del Wwf – Un’area grigia di attività legali e illegali, di interessi leciti ed illeciti continua a condizionare la vita del territorio e continua ad attentare alla natura. Una banda di criminali continua ad inviare messaggi. Chi è l’interlocutore e cosa hanno da dirsi? E’ giunto il momento che la Magistratura e le Forze dell’Ordine, la Politica e le Istituzioni tutte, che negli ultimi anni hanno ignorato o comunque sottovalutato il problema, intervengano per tutelare la cittadinanza e fermare lo sfregio dei beni ambientali del nostro territorio siciliano”.

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