Cronaca

“È finita la festa. E le frazioni rimangono abbandonate al loro destino”

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un testo che ci ha inviato Francesco Macchiarella sulla situazione non proprio perfetta di Pioppo e delle frazioni

“Una decina di giorni fa ho pubblicato sulla mia pagina Facebook un post che evidenziava una volta ancora la situazione disastrosa di accumulo di rifiuti presso il Bivio Fiore di Pioppo, sito che sarebbe destinato al conferimento dei rifiuti da raccolta differenziata per i cittadini di zona che non usufruiscono, come quelli del centro frazione, della raccolta porta a porta.

Due assessori monrealesi intervenuti sulla questione si sono dichiarati impegnati per la soluzione del problema. I due esponenti dell’Amministrazione in carica hanno fatto cenno alle iniziative e agli strumenti posti in essere per far si che si risolva il problema. Da cittadino coltivo la speranza che questo problema possa essere risolto definitivamente visto che a una settimana e più di distanza – dopo una pulizia straordinaria avvenuta lunedì scorso – le iniziative che si dicono poste in essere non pare abbiano dato risultati. Il problema del Bivio Fiore purtroppo non è il solo e di ciò è ben consapevole ogni abitante della Frazione.

Si legge spesso e si usa altrettanto dire che “..internet non dimentica..”, così che mi sono imbattuto in un articolo pubblicato da Monreale Press nel Luglio 2018 a proposito della questione relativa alla lamentata trascuratezza delle Amministrazioni monrealesi nei confronti delle Frazioni. In quell’articolo si riportavano alcune risposte alle domande poste dal redattore rivolte al sottoscritto – in qualità di esponente del Pd – e di altri due rappresentanti di aree politiche Massimiliano Lo Biondo e Roberto Gambino. Quasi inutile sottolineare come fossimo in periodo precedente alle scorse elezioni comunali. Da parte di tutti si auspicava una maggiore della quasi nulla (almeno così percepita dai residenti) attenzione rivolta alle esigenze di vita e di sviluppo in tutti i sensi delle Frazioni. I problemi evidenziati, fin troppo facile ribadirlo, erano e sono sempre gli stessi, ma vorrei qui soffermarmi e sottolineare le problematiche pioppesi, giusto per non incorrere in vaghezza dal sapore populista. Farò qui cenno ad alcune più evidenti:

– la viabilità e la sicurezza stradale: basta fare un passaggio il fine settimana per acquisto di qualche prodotto o prelibatezza locale per accorgersi di quanto sia pericoloso percorrere o peggio attraversare a piedi la via Provinciale. I limiti di velocità raramente rispettati anche da mezzi pesanti.
– l’abbandono dei rifiuti;
– la scarsa o inesistente “sorveglianza” dei lavori lungo le sedi stradali di aziende e appaltatori che operano periodicamente (ma non troppo). Il rimbalzo delle competenze “territoriali” tra Comune, Città Metropolitana, Anas piuttosto che Enel o compagnie telefoniche infatti fa sì che si vedano operare squadre con uomini e mezzi senza che si noti o si percepisca la “presenza” dell’Amministrazione cittadina. Ne parlo con cognizione di causa avendo più volte sollevato il problema anche in veste (prima di dimettermi) di rappresentante della Consulta di Frazione;
– la assenza di controllo che riguardi la toponomastica stradale considerato che basta prestare un poco di attenzione percorrendo le strade appena fuori dal centro abitato per accorgersi che ci sono cartelli stradali di tutti i tipi talmente vecchi e scoloriti da poter a mala pena immaginare cosa ci stava scritto originariamente. Cartelli che andrebbero rimossi e sostituiti. Come definitivamente rimossi andrebbero cartelloni pubblicitari che (un esempio per tutti) che invitavano all’acquisto da parte di ditte costruttrici di appartamenti in costruzione….qualche decennio addietro. E analogo destino dovrebbero avere insegne e similia di esercizi commerciali chiusi da anni. Se è giusto che il Comune percepisce (?) le tasse per le insegne commerciali dai negozianti deve pretendere che vengano rimosse allorché il negozio viene chiuso.
– Questa metodologia di interventi fa sì che spesso il risultato si appalesa con l’allestimento di segnali stradali di pericolo e di reti di plastica arancione che permangono per anni senza che le riparazioni necessarie vengano eseguite;
– Un capitolo a parte meriterebbe uno spirito futuristico in termini di visione di sviluppo per il territorio che nella Frazione avrebbe notevoli potenzialità già da uno sfruttamento in senso commercialmente più moderno delle risorse agricole.
– Citerò per ultimo, ma l’elenco potrebbe continuare, la problematiche degli interventi di prevenzione antincendio di cui si fa tanto parlare fin tanto che il primo fuoco stagionale non costringe tutti a prender atto che la prevenzione è rimandata al prossimo anno. A questa spinta al contrario nei confronti del territorio collinare sembra appartenga pure il ricorso a frequente capitozzatura degli alberi, pratica dagli effetti disastrosi dalla quale non risulta esente anche il centro di Monreale.

Trovandoci come accennato sopra in un clima di (pre?)campagna elettorale e prima che comincino le passerelle d’occasione con ampia documentazione anche fotografica via social (parrebbe ormai che la attività politica sul territorio si sia trasformata in una gara a chi pubblica più foto e selfie), auspico che tutti gli interessati a rielezione o elezione, volgano sguardo attento alla situazione. Personalmente continuerò il mio impegno politico che è prima di tutto civico ed è in quella direzione che auspico si intraprenda presto un cammino perché il sentire dei cittadini non sprofondi nella indifferenza che si trasforma poi in astensione nelle cabine elettorali o nel voto allo pseudo “amico”. Senza citare lo sfogo conseguente riassunto nella frase “..tanto su tutti i stissi…”. Mi piacerebbe che la vostra testata provasse a riproporre il problema a chi allora rispose, ma vieppiù a coloro che attualmente amministrano anche ai massimi livelli. E lo dico e scrivo col desiderio da cittadino di vedere che qualcosa si muove a dispetto delle sensazioni quotidiane. E nello spirito di coinvolgimento esteso che vorrei si coltivasse e realizzasse un’idea, aldilà dei simboli di partito o fazioni, ma pure nella convinzione che i giornali locali siano strumento indispensabile di confronto e quindi crescita. Proverei qui a lanciare un invito a ché Monreale Press si faccia promotore di una serie di incontri fisici presso le varie Frazioni alle quali invitare esponenti delle Autorità Locali, della Amministrazione e cittadini che possano ascoltare e interloquire. Il confronto non potrà che essere positivo”.

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