Commerciante fa il “furbetto” con il bonus cultura: sequestrati 470 mila euro

Redazione

Palermo - Quartiere Cep

Commerciante fa il “furbetto” con il bonus cultura: sequestrati 470 mila euro
Sostituendosi agli studenti mediante l’utilizzo delle loro credenziali, avrebbe indotto in errore il Ministero

20 Marzo 2023 - 09:13

Sequestrati 470 mila euro, somma ritenuta profitto di una truffa aggravata, che sarebbe stata realizzata da un commerciante palermitano per il conseguimento di erogazioni pubbliche, in particolare del bonus cultura. L’indagine delle Fiamme Gialle palermitane, sviluppata su una platea di fruitori del bonus, ha fatto emergere un sofisticato meccanismo fraudolento che sarebbe stato ideato dal titolare di una cartolibreria del quartiere Cep del capoluogo siciliano.

Come noto il bonus cultura è un contributo elargito dallo Stato a vantaggio dei neo maggiorenni al fine di promuovere la diffusione di attività culturali, consentendo l’acquisto gratuito di libri ed altri beni di interesse culturale compresi i biglietti per mostre, concerti e altri spettacoli. I beneficiari hanno diritto ad ottenere un contributo economico sotto forma di carta elettronica dell’importo nominale massimo di 500 euro. L’indagine avrebbe fatto emergere come l’indagato, tra il gennaio 2017 e novembre 2021, attraverso artifizi contabili e false attestazioni fosse riuscito a ottenere illecitamente il rimborso del costo dei beni solo fittiziamente ceduti a fruitori bonus per un ammontare pari a 470 mila euro.

In particolare, i militari del 2° Nucleo operativo metropolitano di Palermo, dopo aver raccolto le testimonianze di diversi giovani studenti risultanti beneficiari del sussidio, hanno acquisito numerosi elementi che hanno evidenziato come il titolare della libreria, sostituendosi agli studenti mediante l’utilizzo delle loro credenziali, avrebbe indotto in errore il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MIBACT) riscuotendo indebitamente le somme connesse al voucher erogato dallo Stato per finalità esclusivamente culturali. Sulla base delle risultanze investigative, l’Autorità Giudiziaria palermitana ha emesso un decreto di sequestro preventivo d’urgenza finalizzato ad assicurare i beni di cui l’indagato ha la disponibilità per un ammontare di 470 mila pari al valore corrispondente al profitto del reato.

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