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Scoperto un secondo covo del boss Messina Denaro a Campobello di Mazara

Un nuovo covo del boss Matteo Messina Denaro è stato individuato dai Ros dei carabinieri e si troverebbe, come apprende l’Adnkronos, a circa 400 metri in linea d’aria dal primo trovato nella notte tra lunedì e martedì e dove il boss ha trascorso gli ultimi mesi di latitanza. Sul posto i Ros e il procuratore aggiunto Paolo Guido assieme al comandante del Ros, Lucio Arcidiacono. Non è ancora chiaro se si tratti del luogo in cui il capomafia nasconde il suo tesoro: documenti riservati, pizzini, soldi che i magistrati cercano. Lo scopriranno i carabinieri dopo la perquisizione del bunker che si trova a circa 300 metri dall’abitazione in vicolo San Vito. Gli investigatori stanno attendendo l’arrivo del magistrato.

Intanto l’oncologo trapanese Filippo Zerilli è indagato nell’inchiesta sulla rete dei favoreggiatori del boss. Avrebbe eseguito l’esame del dna necessario alle cure chemioterapiche a cui il padrino di Castlelvetrano doveva sottoporsi. Il paziente si era presentato al medico con i documenti di Andrea Bonafede, il geometra che gli avrebbe prestato l’identità e che, come Zerilli, è finito ora sotto inchiesta. Nella lista dei possibili fiancheggiatori era finito anche un altro dottore: Alfonso Tumbarello, medico di base di Campobello di Mazara che aveva in cura sia il boss, alias Andrea Bonafede, sia il vero Bonafede.

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