Monreale: “Il bullismo? Noi lo contrastiamo con l’opera classica”

Redazione

Cronaca - L'iniziativa alla scuola Morvillo

Monreale: “Il bullismo? Noi lo contrastiamo con l’opera classica”
L'idea di Alberto Profeta, tenore e direttore del coro dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato di Palermo

13 Dicembre 2022 - 19:02

Sensibilizzare le nuove generazioni alle problematiche legate al bullismo e alla violenza di genere attraverso l’opera classica: è questa l’idea che Alberto Profeta, tenore e direttore artistico del coro della sezione di Palermo dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, ha condiviso con la dirigente scolastica della scuola Morvillo, Francesca Giammona, portando in scena la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni. Così, stamattina, gli alunni delle classi quarte e quinte di scuola primaria, unitamente ai ragazzi di prima secondaria di primo grado, nella palestra della scuola, hanno avuto modo di assistere a una delle opere più legate alla nostra Terra, dove la sopraffazione e la prevaricazione hanno condotto inesorabilmente i protagonisti del dramma alla sciagura e alla morte.

Dapprima un ampio dibattito, mediato da Daniela Passafiume, commissario capo della Polizia di Stato, ha fatto emergere il disvalore del bullo di turno, dal rifiuto delle regole al sopruso perpetrato a danno del più debole; poi il racconto della trama, guidata dal direttore artistico, ha evidenziato i tratti salienti dell’opera e il suo collegamento alla tematica affrontata. Infine, dismessa la divisa e indossati gli abiti di scena, lo spettacolo ha avuto inizio e la magia del teatro ha inondato la scuola, a partire dal preludio, O Lola c’hai di latti la cammisa, magistralmente interpretato da Alberto Profeta (che è l’unico brano in lingua dialettale siciliana presente all’interno del repertorio lirico italiano) fino al duello finale che si conclude con la morte di compare Turiddu (Antonio Coste) per mano di compare Alfio (Davide Sciacchitano), a causa dell’amore di entrambi per Lola (Eleonora Coste). Altro personaggio di spicco è la figura di Santuzza, eccellentemente interpretata da Giulia Di Girolamo, che ha rappresentato la donna maltrattata perché rivendica il suo diritto all’amore e al rispetto.

Solisti e coro sono stati accompagnati al piano da Beatrice Cerami e diretti dalla Maestra Natasa Katai. A fine spettacolo la Dirigente ha ampiamente ringraziato il commissario Daniela Passafiume, il soprintendente capo Gabriella Passafiume, il soprintendente capo Mirella Saeli, il presidente dell’associazione nazionale della polizia di stato Raffaele Palma, tutta la corale dell’associazione nazionale della polizia di stato e il direttore artistico Alberto Profeta.

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