Brutale pestaggio per uno “sguardo” ad una ragazza, arrestati gli autori

Redazione

Palermo - Boccadifalco

Brutale pestaggio per uno “sguardo” ad una ragazza, arrestati gli autori
Uno sguardo rivolto ad una ragazza, da parte di un residente del quartiere, considerato inappropriato

28 Luglio 2022 - 12:33

Padre e due figli, rispettivamente di 45, 20 e 22 anni, sono stati arrestati dalla polizia poiché accusati di aver cagionato lesioni a due persone, padre e figlio, brutalmente percossi a colpi di spranga e martello. Nei confronti del 45enne, accusato di lesioni personali, è stato eseguito un provvedimento di custodia cautelare domiciliare, nei confronti dei figli che dovranno rispondere oltre che di lesioni anche di atti persecutori, è stata eseguita una custodia cautelare in carcere.

La violenta aggressione si sarebbe concretizzata nel quartiere di Boccadifalco. I poliziotti del Commissariato “Porta Nuova” avrebbero ricostruito sia la dinamica che il preciso antefatto che tanta violenza avrebbe motivato: uno sguardo rivolto ad una ragazza, da parte di un residente del quartiere, considerato inappropriato da chi si trovava in compagnia di quella ragazza.  Tale futile motivazione avrebbe segnato l’inizio di un vero e proprio calvario per il giovane che sarebbe stato pesantemente e più volte minacciato da quel ragazzo e dal fratello. Le minacce, da velate si sarebbero fatte via via concrete fino a configurare gli atti persecutori ed addirittura a giungere ad un tentativo di speronamento con auto, da parte dei presunti stalker, della bicicletta a bordo della quale la vittima stava facendo un giro.

La situazione sarebbe degenerata quando il padre della vittima avrebbe chiesto ai due presunti autori dei reati di cessare le minacce: tale richiesta avvenuta con toni perentori, sarebbe stata vissuta come inaccettabile dai destinatari della stessa che, in poche ore, avrebbero organizzato una spedizione punitiva, a cui avrebbe partecipato anche il padre. Con spranghe e martelli da carpentiere, i tre aggressori avrebbero raggiunto la casa della vittima e del padre e, non trovandoli, avrebbero chiesto informazioni su dove fossero ad un vicino. Al rifiuto del giovane, scambiandone il silenzio per reticenza, lo avrebbero colpito con inusitata violenza con tanto di spranga; sorte simile sarebbe toccata al padre di quest’ultima vittima, pure lui colpito con calci e pugni. Le indagini corredate da riscontri ed audizioni di testimoni, avrebbero restituito un quadro puntuale della successione delle violenze e delle futili motivazioni alla base delle stesse, riuscendo a ricostruire l’identità dei tre congiunti nei cui confronti sono stati eseguiti i provvedimenti restrittivi.

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