Mafia, colpo a clan Porta Nuova, 18 fermi. Timori nuova guerra tra clan

Redazione

Palermo - Gli investigatori: "Alcuni indagati pronti a fuggire"

Mafia, colpo a clan Porta Nuova, 18 fermi. Timori nuova guerra tra clan
Timore nuovi omicidi dopo assassinio di Incontrera, ritenuto ai vertici della famiglia mafiosa di Porta Nuova

06 Luglio 2022 - 07:53

I Carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di fermo, emesso dalla Dda, nei confronti di 18 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di droga, estorsioni e rapine aggravate dal metodo mafioso. L’operazione è scattata al termine di una inchiesta sul mandamento mafioso di Palermo – Porta Nuova. Il provvedimento pre-cautelare è stato emesso in via d’urgenza in quanto erano emersi chiari intendimenti di alcuni degli indagati di darsi alla fuga e, soprattutto, perché recentemente, in quel territorio, sono stati commessi gravi fatti di sangue, l’ultimo dei quali perpetrato il 30 giugno con l’omicidio di Giuseppe Incontrera, un soggetto ritenuto ai vertici della famiglia mafiosa di Porta Nuova. “Tale grave fatto di sangue – spiegano gli inquirenti – infatti, avrebbe potuto aumentare il rischio della commissione di delitti della medesima specie o di rafforzare la volontà degli indagati di darsi alla latitanza perché responsabili diretti o indiretti di tali omicidi o, comunque, per sottrarsi (anche) da eventuali ritorsioni”.

L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto della Dda Paolo Guido, ha fatto luce anche sui gregari delle famiglie mafiose di Porta Nuova e Palermo Centro che fanno parte dello storico mandamento di Porta Nuova e ha ricostruito le attività di un’articolata associazione che trafficava hashish, marijuana, cocaina, eroina e crack gestita, in tutta la sua filiera (dalle fasi di approvvigionamento all’ingrosso, allo spaccio al minuto sul territorio) dai vertici del mandamento mafioso, per alimentarne le casse. Sono stati, infatti, fermati, i capi di 6 piazze di spaccio, localizzate in alcuni storici quartieri del centro- il Capo, la Vucciria, Ballarò e la Zisa- ritenuti organici a Cosa nostra. Sono stati ricostruite, infine, due estorsioni e cinque tentativi di estorsione a imprenditori e commercianti del centro cittadino. L’organizzazione avrebbe commesso anche due rapine per rimpinguare le casse della cosca.

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it