Omicidio alla Vucciria, polizia ferma tre persone. Incastrati dalle telecamere

Redazione

Palermo - La svolta nelle indagini

Omicidio alla Vucciria, polizia ferma tre persone. Incastrati dalle telecamere
Per gli uomini della Mobile l'omicidio è maturato al termine di una lite innescata da uno screzio banale

01 Giugno 2021 - 12:19

Sono Matteo Romano, 39 anni, il fratello Domenico, 49 anni e il nipote Giovanni Battista, 29 anni, figlio di Domenico le tre persone fermate per l’omicidio di Emanuele Burgio, 26 anni, ucciso la notte tra domenica e lunedì nei vicoli della Vucciria, tra via dei Cassari e via dei Tintori, a Palermo. Gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito nei loro confronti un decreto di fermo emesso dalla Procura.

Attraverso l’analisi delle immagini registrate da oltre una decina di impianti di videosorveglianza che gli investigatori hanno verificato, incrociandone i dati per ricostruire l’accaduto, i tre Romano sono stati fermati in quanto ritenuti presunti responsabili dell’assassinio del giovane Burgio. Per gli uomini della Mobile l’omicidio è maturato al termine di una lite innescata da uno screzio banale che aveva ingaggiato la vittima e Giovanni Battista Romano, a quanto pare legato a un diverbio stradale. La contesa, che sembrava sopita, è riesplosa senza una ragione apparente coinvolgendo più contendenti. Dopo una breve discussione, Matteo Romano ha impugnato una pistola e fatto fuoco contro la vittima, che ha tentato invano di fuggire, ma non è riuscito a percorrere che poche decine di metri. Burgio, ferito da più colpi di pistola al torace e alle spalle, è stato trasportato in ospedale, ma è morto poco dopo il ricovero.

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