Sono un “covo” di pregiudicati: questore ordina chiusura di due attività

Redazione

Palermo - Il provvedimento

Sono un “covo” di pregiudicati: questore ordina chiusura di due attività
I poliziotti hanno già eseguito il provvedimento e apposto i sigilli di chiusura

14 Marzo 2021 - 13:51

La polizia di Stato ha sospeso per 15 giorni l’attività di due esercizi di ristorazione in due zone di Palermo. Su disposizione del questore Laricchia, è stato avviato un nuovo protocollo di sicurezza, denominato Alto impatto che, coinvolgendo distinti reparti ed articolazioni della Polizia di Stato, vuole incidere sui quartieri cittadini a rischio, contraendone gli indici di criminalità. L’avvio della sperimentazione, che ha per ora riguardato i quartieri San Giovanni Apostolo, Cep, Di Vittorio, Sperone, Ballarò e Marinella, ha consentito di ottenere risultati in tema di arresti, sequestri e sanzioni anche in chiave anti-Covid. Ha permesso di aggiornare, inoltre, la geografia degli illeciti nei singoli quartieri, individuando vere e proprie sacche di resistenza alla legalità.

Il controllo effettuato all’interno e nei pressi di una friggitoria di via Barisano da Trani ha accertato la presenza e consentito l’identificazione di 17 individui che annoverano disparati precedenti che vanno dai reati contro il patrimonio allo spaccio di stupefacenti, passando per le violazioni delle misure anti-Covid. La presenza di tanti pregiudicati genera una situazione di pericolo e integra i presupposti dell’applicazione dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di polizia, che consente al Questore di sospendere, per la durata di 15 giorni, la licenza dell’attività della friggitoria. Il provvedimento è già stato eseguito e i sigilli della chiusura sono già stati apposti alle porte dell’esercizio. Analogo provvedimento è stato eseguito nei confronti di un esercizio di via Orazio Antonori, munito della licenza che avrebbe consentito la sola vendita al dettaglio di bevande. Nel corso di ripetuti controlli e verifiche, è stata registrata la presenza di numerosi avventori, pregiudicati ed intenti alla consumazione di bevande mentre giocavano a carte. In considerazione della circostanza che il locale non è nemmeno autorizzato alla consumazione in loco di quanto commerciato, men che meno allo stazionamento dei clienti tutti pregiudicati che, come evidenziato dai due controlli, sostavano, per altro in spregio di ogni misura di cautela e di distanziamento, anche in questo caso sono stati ravvisati gli estremi dell’applicazione dell’articolo 100 e della sospensione dell’attività del locale per la durata di 15 giorni così come stabilito da formale provvedimento questorile.

I poliziotti del commissariato “Zisa Borgo Nuovo” hanno già eseguito il provvedimento e apposto i sigilli di chiusura. All’uomo, invece,nell’ambito della suddetta operazione di polizia, personale appartenente all’ufficio polizia amministrativa e Sociale della questura , unitamente a personale della polizia municipale, a seguito di accesso ispettivo presso un esercizio commerciale attivo nel settore “Autolavaggio e Parking”, ha contestato la totale assenza di qualsivoglia licenza che permettesse l’attività di autolavaggio e parcheggio. Si è proceduto pertanto al sequestro preventivo dell’area, circa 50 metri quadrati, a cielo aperto adibita ad autolavaggio con presenza di scarichi industriali.

L’area è insistente all’interno di un parcheggio abusivo a cielo aperto che è stato posto sotto sequestro amministrativo. I controlli ad Alto Impatto effettuati dalla Polizia di Stato nei vari quartieri cittadini non prescindono, inoltre, dal rispetto dei decreti anti assembramento in vigore, relativi al contenimento del contagio da Covid; è in questo contesto che poliziotti appartenenti al commissariato Oreto-Stazionè nel corso degli ultimi giorni hanno accertato come in un esercizio commerciale di via Nunzio Nasi, nel cuore del quartiere Ballarò, vi fosse la presenza di numerosi avventori, sia in piedi sia seduti ai tavoli, intenti a consumare alimenti e bevande alcoliche non mantenendo la distanza di sicurezza, senza l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, creando assembramento. Tali violazioni hanno comportato la chiusura amministrativa del locale per 5 giorni. I controlli continueranno senza soluzione di continuità anche nelle prossime settimane.

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