Lo scandalo delle baby squillo: Pampa e Vicari non rispondono al Gip

Redazione

Palermo - L'inchiesta è partita nell'agosto del 2019, dopo la denuncia di una mamma

Lo scandalo delle baby squillo: Pampa e Vicari non rispondono al Gip
I due si trovano al carcere Pagliarelli di Palermo, dopo essere stati arrestati nei giorni scorsi

21 Gennaio 2021 - 15:14

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Francesco Pampa e Massimiliano Vicari che, secondo l’accusa, avrebbero gestito un giro di prostituzione, anche minorile, dietro l’attività dell’agenzia di moda, la Vanity Models Management. Lo scrive Sandra Figliuolo su Palermo Today. I due si trovano al carcere Pagliarelli di Palermo, dopo essere stati arrestati nei giorni scorsi insieme a Filippo Giardi, attualmente ai domiciliari.

Stamattina Pampa e Vicari, davanti al Gip Fabio Pilato, hanno fatto scena muta. Per il momento, dunque, impossibile comprendere la tesi difensiva dei due sospettati che dovranno rispondere a vario titolo di violenza sessuale nei confronti di minorenne, prostituzione minorile, induzione e favoreggiamento della prostituzione di maggiorenne, come ipotizzato dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e dal sostituto Segio Mistritta, che coordinano l’inchiesta della squadra mobile.

L’inchiesta è partita nell’agosto del 2019, dopo che una madre ha scoperto che la figlia – ora maggiorenne – che lavorava per l’agenzia, da quando aveva 15 anni sarebbe stata violentata da Pampa e poi avviata dai due indagati alla prostituzione, con clienti non solo a Palermo, ma anche a Monreale, a Napoli e a Milano e in cambio di somme tra i 50 e i 150 euro. La donna ha così deciso di denunciare. Secondo la versione della ragazzina, inoltre, i primi a pagare per fare sesso con lei – quasi sempre negli uffici dell’azienda, a Palermo – sarebbero stati proprio i due indagati. Dagli accertamenti compiuti dai poliziotti sono emerse finora cinque presunte vittime e una di loro ha confermato quanto affermato dalla prima denunciante e fornito altri particolari ed altri nomi, di clienti, ma anche di altre giovani finite nel giro dei rapporti sessuali a pagamento.

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