Dopo la deposizione delle uova nascono 177 piccoli di caretta caretta

Redazione

Regione - Un record

Dopo la deposizione delle uova nascono 177 piccoli di caretta caretta
La Sicilia si conferma con una stagione delle nascite da record come una delle zone predilette dalla specie Caretta Caretta

30 Settembre 2020 - 10:11

Si è conclusa in questi giorni la stagione delle nascite delle tartarughe marine che hanno nidificato nel golfo di Castellammare, tra Alcamo Marina e Trappeto. Con l’apertura del nido di Alcamo Calatubo, avvenuto nei giorni scorsi, l’ultimo che è stato identificato da volontari e attivisti di varie associazioni, si conclude una stagione brillante sia per questa zona di Sicilia, avara di avvistamenti e di nidificazioni, ma sia, soprattutto, per l’intera Sicilia, che quest’anno la vede al primo posto in Italia per numero di nidi di Caretta caretta identificati e monitorati, soprattutto nell’area sud orientale dove sono stati identificati decine e decine di nidi.

“La notte del 21 giugno scorso – spiegano dal Wwf Sicilia Nord Occidentale – durante la festa patronale di Alcamo, dei ragazzi, mentre sono in spiaggia, alla Battigia, con la torcia del telefonino, notano qualcosa di grande che si trascina sulla sabbia. Era una bellissima Caretta caretta che stava scavando sulla sabbia per depositare le uova, le tartarughe marine quando hanno deciso di deporre le uova non hanno paura di niente e nessuno, hanno un solo compito in quel momento: la continuazione della specie. E così i ragazzi assistono ad uno dei momenti probabilmente più belli della loro vita, e riescono anche a filmare il momento della deposizione”.

Qualche giorno dopo il 26 giugno, a Trappeto, un attivista del Wwf viene avvisato da una amica che sembra aver riconosciuto le tracce di una tartaruga, ma il luogo, bellissimo, appartato, non sembra idoneo alla deposizione, forse un tentativo, allerta il Wwf Sicilia Nord Occidentale che il giorno effettua un sopralluogo e scopre che ci sono le uova. “A Trappeto e Alcamo non era mai accaduto – aggiungono gli attivisti – ed erano due nidi”.

Ma non è finita, la notte del 14 luglio, una “ronda” notturna dell’associazione Lega Navale di Castellammare individua di sfuggita una Caretta caretta che sta per arrivare al mare e prende il largo. Seguono le tracce a ritroso ed eccolo lì, un probabile terzo nido alla spiaggia del Calatubo, qualche chilometro più a oriente rispetto il primo della Battigia, che verrà accertato il giorno seguente verificando la presenza delle uova.

Tre momenti fantastici che hanno dato il via ad una gara di solidarietà tra naturalisti, ambientalisti locali, turisti, associazioni anche non strettamente legate all’ambiente, amministrazioni ed enti pubblici e privati. “Tutto ciò – spiegano dal Wwf – ha determinato una nuova sensibilità alla natura, alla conoscenza, al rispetto, nonostante brutti momenti di “normale” inciviltà dovuti essenzialmente a bravate che avevano fatto pensare al peggio, i nidi, sempre sorvegliati e ben evidenziati, hanno fatto il loro corso”.

Anche un Fratino, un piccolo uccello protetto ed in via di estinzione, c’ha provato a nidificare sulla sabbia come solito fare, tra i due nidi di tartarughe, sarebbe stato il trionfo della natura, ma qui è successo quello che umanamente si chiama disagio sociale e inciviltà. Qualcuno ha distrutto il nido “in maniera consapevole o inconsapevole, ma lo ha fatto”, dicono dal Wwf.

Le pagine Facebook di tutte le associazioni che hanno partecipato sono state prese d’assalto da volontari che chiedevano notizie, informazioni, la possibilità di rendersi utili. “É questo l’obiettivo più importante raggiunto da tutti noi: sensibilizzare all’ambiente, conoscere per rispettare. Tutti i nidi sono andati a buon fine”, raccontano gli attivisti.

Il primo a dare le soddisfazione maggiori quello che non ci aspettavamo, a Trappeto, una volta aperto, il 7 settembre scorso, si è potuto appurare che sono nate 98 tartarughine su 114 uova, 13 non fecondate e 3 purtroppo nate morte. Un grande successo. A farci tribolare il primo nido della Battigia che ha preso tante mareggiate in agosto nonostante sia stato quello più monitorato e sorvegliato. Qui sono nate solo in 6 su una potenzialità enorme di 128 uova, che dire, la natura ha voluto così. Per finire questo straordinario anno di nidificazioni nella Sicilia Nord Occidentale il nido di Alcamo Calatubo ha dato alla luce ben 73 creature rispetto alle 78 uova totali, anche qui come a Trappeto un grande successo, trionfo della vita.

“Adesso il compito di tutti noi è quello di incoraggiare, educare, informare, come facciamo sempre, alla cultura del rispetto di tutte le creature di questo nostro straordinario pianeta – sottolineano dal Wwf -. Che si chiami Caretta caretta, squalo o volpino, poiana o lucertola, coniglio o riccio, tortorella o ghiandaia, ma anche lentisco, pungitopo, palma nana, leccio, pino o quercia. Da un lato infatti questa estate abbiamo assistito a grandi successi della natura e al rispetto della stessa ma dall’altro abbiamo visto incenerita dolosamente, da delinquenti senza scrupoli, una grande quantità di boschi, sottoboschi, garighe e praterie dove vivono milioni di piante e animali di tutte le specie che oggi non ci sono più”.

Un grazie da parte del Wwf è andato a tutte le associazioni che hanno partecipato e sostenuto le tartarughine nel loro percorso fino al mare: FareAmbiente laboratorio di Alcamo; Lega navale Italiana sottosezione Castellammare; Thàlia Aps; Rotary Club Alcamo; Inner Wheel Alcamo; Una anima mille zampe; Amnesty international; Interact Club Alcamo; Info sas. (per il sito il nido di claretta); Sindbad Beach Club; Gebbia Impianti (webcam); Flag Golfi di Castellammare e Carini; Liberambiente.

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