Non ci sono parole per descrivere il senso di rabbia che rimane dentro dopo un incendio. Anche quest’anno il territorio di Monreale è stato devastato da una serie infinita di incendi che hanno distrutto macchia mediterranea, bosco e vegetazione in generale. Non solo uno scempio visivo, ma anche un disastro dal punto di vista del rischio frane in un territorio già problematico di suo.
Sin dall’inizio dell’estate si sono susseguiti incendi dopo incendi, a distanza di poco tempo da quello che ha distrutto gran parte di Casaboli e di quello che aveva messo a rischio l’intero paese a San Martino delle Scale. Quest’anno Pioppo è stata martoriata, con decine di incendi tra Piano Renda, Casaboli, Giacalone, Poggio San Francesco, Sant’Anna e le aree d’ingresso alla frazione. Il sindaco ha promesso “guerra” i piromani. Noi vogliamo credergli. Anche se sappiamo che è una battaglia difficile, se non impossibile. Forse bisognerebbe iniziare cambiando le leggi sui terreni bruciati. Ma questa è un’altra storia. Intanto abbiamo fatto un sorvolo sulle aree bruciate nei giorni scorsi. Le immagini non hanno bisogno di descrizione.
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