Palermo

Gel disinfettante contraffatto e mascherine vendute nei distributori

Raffica di denunce nei confronti di alcuni commercianti che hanno cercato di sfruttare l’emergenza coronavirus, per lucrare sulla vendita di mascherine e gel disinfettante, i due prodotti che al momento sono tra i più ricercati dai cittadini per proteggersi dal contagio.

In particolare durante una serie di controlli, i militari della guardia di finanza di Palermo, hanno sequestrato settanta flaconi di gel antibatterico in vendita a un prezzo vantaggioso in un minimarket. I flaconi, riportavano il logo contraffatto di un noto marchio di prodotti sanitari ed erano privi dell’indicazione di provenienza e dell’autorizzazione ministeriale del presidio medico. Il titolare dell’attività è stato segnalato all’autorità giudiziaria per i reati di contraffazione e frode in commercio.

Inoltre le fiamme gialle palermitane hanno multato la titolare di una farmacia nella zona Policlinico della città, che ometteva di indicare il prezzo di vendita di quattro flaconi, da 80 ml ciascuno di prodotto igienizzante per le mani. Per la donna è anche scattata una sanzione amministrativa di 1.032 euro.

Ieri, intanto, i finanzieri hanno sequestrato 32 mascherine chirurgiche, in vendita al prezzo di 10 euro ciascuna all’interno dei distributori automatici di snack e bevande dell’ospedale Cervello. Il rappresentante legale della società distributrice è stato denunciato per manovre speculative su merci e frode in commercio, mentre le mascherine sono state sequestrate.

Questi sono gli esiti dell’attività svolta dalle fiamme gialle palermitane nelle ultime 24 ore a Palermo. I militari stanno partecipando all’attività di controllo finalizzate a far rispettare le misure disposte dal Governo per contenere la diffusione del coronavirus. “I servizi – spiegano i militati – vengono effettuati in stretto coordinamento con le altre forze di polizia allo scopo di rendere il più possibile efficace il dispositivo di controllo. Parallelamente – aggiungono dal Comando – proseguono i servizi a tutela dei consumatori, finalizzati a contrastare l’aumento ingiustificato dei prezzi dei dispositivi di protezione individuale, dei prodotti igienizzanti ovvero dei beni di prima necessità”.

Sempre nel corso di tali controlli, effettuati nei confronti degli esercizi commerciali, al fine di verificare il rispetto delle disposizioni introdotte dal Decreto del presidente del Consiglio, concernente l’orario di chiusura di attività commerciali, in due casi, a Palermo e a Termini Imerese, è stata accertata la mancata chiusura dell’esercizio commerciale entro l’orario previsto. I titolari delle attività, rispettivamente una polleria e un bar-tabacchi, sono stati denunciati per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” (art. 650 C.P.) e nei loro confronti è stata proposta la sospensione della licenza commerciale.

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